Chi mi conosce di persona lo sa, sono sempre di corsa. E, diciamolo, anche un po' sfortunata.
Ogni volta che ho un appuntamento mi succede qualcosa.
Il cane vomita e mi fa perdere tempo, la bambina fa la cacca e devo cambiarla proprio mentre sto per uscire, per strada c'è una coda infinita...
Ok, è venuto il momento di ammetterlo pubblicamente. Non è vero. Sono tutte scuse. O meglio, magari la maggior parte delle volte è vero, ma sarei ugualmente in ritardo.
Sono una ritardataria cronica.
Il vero ritardatario cronico è quello che aspetta l'ultimo minuto per fare le 246 cose che deve fare prima di uscire, calcola clamorosamente male i tempi e poi esce in ritardo, solitamente 5 minuti dopo l'orario a cui avrebbe l'appuntamento, che però è dall'altra parte della città.
Ecco una mia giornata tipo
Ore 7.30 mi sveglio, colazione, bucato, sano cazzeggio in bagno, gioco col bimbo
Ore 8.45 "È tardissimoooooo!" vesto velocemente... o almeno ci provo... un piccolo ribelle che corre nudo per la casa.
Ore 9.00 Lavoro da casa. Ho quasi due ore. Devo essere dal medico alle 11.10, ho un sacco di tempo davanti. Lavoro con calma.
Ore 10.30 "Forse dovrei cominciare a prepararmi, ma finisco ancora quest'ultima cosa. Devo uscire al massimo alle 11. Ho ancora 10 minuti abbondanti"
Ore 10.45 "E' proprio l'ora di prepararmi, ma ancora 5 minuti..."
Ore 10.55 "E' tardissimooo! E io sono ancora in pigiama!!!" Corro a vestirmi, prendo la piccoletta che nel frattempo ha fatto la cacca, la lavo, scopro che devo cambiarle anche il body, impreco tra me e me, cerco una magliettina pulita, non la trovo, la vado a cercare tra le cose stese, Vesto la bambina, le metto il pannolino, mi vesto, mi metto le scarpe e...
Ore 11.05 esco di casa. Faccio tutta la strada il più velocemente possibile. Al primo incrocio un trattore ci mette ben 30 secondi prima di girare. Mi deprimo. Non arriverò mai in tempo.
Ore 11.10 sbaglio strada
Ore 11.17 arrivo davanti all'ambulatorio medico sgommando, parcheggio, mi fiondo fuori e salgo le scale correndo.
Ore 11.20 entro nello studio del medico tutta trafelata scusandomi per il ritardo. "Mi scusi, ho sbagliato strada..."
Ore 11.40 esco dall'ambulatorio con due ricette di medicine. Devo andare in farmacia.
Ore 11.45 in farmacia mi dicono che mi faranno arrivare una delle due medicine, devo tornare nel pomeriggio dopo le 15.30
Ore 11.50 sono a casa. Ho tutto il tempo a disposizione per rilassarmi, lavorare ancora un po' e fare qualche faccenda domestica. Intanto potrei cominciare a preparare il pranzo e magari portare fuori i cani. Mi metto al computer per finire un lavoro
Ore 12.30 "Forse potrei preparare qualcosa da mangiare"
Ore 13.30 Preparo il pranzo mentre la bambina piange perché ha sonno
Ore 13.35 Mi abbrutisco mangiando direttamente dalla pentola per fare prima e poi vado a mettere a dormire la bambina. Ho ancora tantissimo tempo perché devo uscire di casa alle 15.25 per andare in farmacia e poi a prendere il "grande" al nido.
Ore 13.40 La bambina mi si è addormentata addosso e se muovo un muscolo si sveglia. Decido di non muovermi.
Ore 15 "Non ho ancora portato fuori i cani, ma forse dovrei cominciare a prepararmi per uscire"
Ore 15.15 Metto giù la bambina che comincia a piangere. Allora cerco di consolarla.
Ore 15.20 Con la bambina in braccio, do da mangiare ai cani. Poi preparo me e lei per uscire, correndo disperata da una stanza all'altra.
Ore 15.25 La bambina ha rifatto la cacca e devo cambiarla da capo a piedi.
Ore 15.35 Esco di casa
Ore 15.36 Davanti all'auto mi rendo conto di aver dimenticato le chiavi in casa. Ritorno dentro a prenderle, imprecando perché sono terribilmente in ritardo.
Ore 15.38 Finalmente parto, sgommando, per andare a prendere il "grande".
Non ho portato fuori i cani. Non sono passata in farmacia.
Beh, almeno oggi sono arrivata in tempo a prendere il bambino all'asilo :-)