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Ritardo dei mezzi, arriva il decreto trasporti con rimborso per bus e treni: novità e come funziona

Creato il 22 febbraio 2016 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

Rimborso per il ritardo dei mezzi e lotta ai furbetti: sono queste le linee guida della bozza del decreto trasporti. Il provvedimento porterà diverse novità, ma dal Codacons arriva una critica: era necessario un potenziamento dei servizi, che al momento sono in uno stato pietoso. Il testo ancora non è definitivo, ma vediamo cosa prevede la bozza.

Rimborso per il ritardo dei mezzi e multe per chi viaggia senza biglietto

La misura più importante inserita nel decreto trasporti è senza dubbio la possibilità di richiedere il rimborso in caso di  ritardo dei mezzi di almeno trenta minuti (un’ora se si considerano i trasporti locali). Ovviamente il rimborso non verrà concesso se il disservizio è dovuto a scioperi, calamità naturali o qualche altro tipo di evento imprevedibile. Si tratta di un intervento a tutela soprattutto dei pendolari. L’altra novità importante è l’obbligo di obliterazione ad ogni corsa. Attualmente gli abbonati e quelli che comprano un biglietto a tempo convalidano il loro titolo di viaggio solo una volta, anche se fanno più corse; il decreto trasporti invece prevede che i passeggeri di metro e bus dovranno strisciare il biglietto ogni volta, altrimenti andranno incontro al rischio di dover pagare delle multe abbastanza salate: l’importo verrà stabilito con leggi regionali, ma nel caso in cui non verranno emanate norme locali in merito, le sanzioni possono arrivare fino a 200 euro. L’obiettivo è quello di contrastare l’evasione ponendo un deterrente per i furbetti.

Lotta all’evasione su bus e treni: le novità del decreto trasporti

Sempre per contrastare l’evasione verranno dati più poteri e maggiore supporto ai controllori: le aziende del trasporto pubblico locale avranno la possibilità di affidarsi anche a soggetti esterni (gli agenti accertatori) che, nei limiti del servizio, rivestono la carica di pubblico ufficiale. La bozza del decreto trasporti, testo attuativo della riforma Madia, prevede che il Ministero dell’Interno metta a disposizione degli agenti e degli ufficiali con qualifica di polizia giudiziaria che andranno ad affiancare gli agenti accertatori per un programma di supporto di una durata massima di tre anni e costi a carico dell’ente che li richiederà.

Le rilevazioni video dei sistemi di sorveglianza presenti sulle banchine di fermata e a bordo dei mezzi potranno essere utilizzate ed eventualmente trasmesse alle forze dell’ordine competenti: le registrazioni potranno rappresentare, nei limiti del rispetto della norme in materia di trattamento dei dati personali, un mezzo di prova per l’identificazione dei trasgressori che non forniscono i propri dati agi agenti accertatori.

Il Codacons critica il provvedimento: è necessario migliorare il servizio

La lotta agli evasori con multe per chi viaggia senza pagare e il rimborso per il ritardo dei mezzi pubblici non sono abbastanza secondo il Codacons: il decreto trasporti è un provvedimento ridicolo che non porterà alcun effetto. Carlo Rienzo spiega che l’associazione è naturalmente contraria ad ogni tipo di evasione e che chiunque voglia sfruttare il servizio senza pagare debba essere punito, però, visto l’attuale stato pietoso dei trasporti locali e la miriade di disagi a cui vanno incontro ogni giorno gli utenti, sarebbe stato meglio fare qualcosa per potenziare il servizio. Ci sono alcune zone dove le condizioni dei mezzi di trasporto e del servizio sono così disastrate che l’utenza dovrebbe viaggiare gratis: un provvedimento che va a punire i passeggeri che già devono combattere quotidianamente con disservizi, scioperi e problemi tecnici non è proprio quello che occorre.


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