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Rites of Spring

Da Omonero

rites_of_spring_posterUSA 2011

cast: Shanna Forrestall - AJ Bowen - Katherine Randolph - Marco St. John - Anessa Ramsey - Skylar Burke - Sonny Marinelli
regia: Padraig Reynolds
soggetto e sceneggiatura: Padraig Reynolds
musica: Holly Amber Church
durata: 82 min
INEDITO


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Da una parte c’è un vecchio contadino che segue le previsioni del tempo in televisione, borbotta qualcosa, si alza ed esce dalla fattoria per compiere il suo sacrosanto lavoro di discepolo del male….
Dall’altra c’è una scalcinata banda di criminali improvvisati che mette in atto il rapimento della figlia del loro ex datore di lavoro e, tanto che ci si trovano, gli fanno fuori la moglie come avvertimento (sic!).
Il contadino rapisce una coppia di belle americanette rampanti (una delle quali è la vera responsabile del danno economico causato all’uomo che ha licenziato i criminali di cui sopra) e le porta in un capannone dietro la fattoria; le appende come salamelle, le denuda e, ciancicando frasi incoerenti che dovrebbero inquietarci, le prepara per un misterioso rituale occulto.
Poco lontano la gang degli sfigati, con ragazzina rapita e babysitter al seguito, ripara in un capannone abbandonato in attesa del complice che deve andare a ritirare il riscatto. La tensione nel gruppetto cresce: il capo si rivela uno spietato psicopatico, mentre il socio e la sua compagna cominciano ad avere seri ripensamenti sull’azione criminale appena commessa.
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A questo punto le vicende s’incrociano. Una delle vittime rituali riesce a fuggire, il contadino libera il demone che tiene conservato nello scantinato e glielo scatena dietro e la ragazza non trova di meglio che riparare nel capannone dove sono nascosti i rapitori. Contemporaneamente il riccone con un furbissimo stratagemma riesce a raggiungere il luogo dove è prigioniera la figlia e…voilà. Mattanza’s Time!
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Il demoniazzo liberato dal contadino (che sembra una sorta di Jason mongoloide incrociato con un troll appestato) comincia a dargli giù di falce e coltellaccio. Inarrestabile ed indistruttibile s’avventa con caotica determinazione contro tutto ciò che si muove e respira amputando, squartando e sminuzzando neanche fosse un Moulinex!
Buoni e cattivi cominciano una nevrotica moscacieca dentro e fuori il capannone, infischiandosene della minima coerenza narrativa, spingendo lo spettatore a tifare per il mostrone ritardato mentre pregano che il tempo scorra tanto velocemente da porre fine a cotanto sadismo psicologico. E tutto questo per colpa di un vecchio redneck che ha evocato il Male per assicurarsi un buon raccolto.
Non c’è più religione…
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Parlare male di un film del genere è un po’ come sparare sull’ambulanza. In parte perché il prodotto già fa “bella mostra” di sé, in parte perché sarebbe ingiusto e “politicamente scorretto” infierire su un regista (e soggettista) con chiari problemi mentali. Trama stantia che cerca di imitare le storie “New England” style alla Stephen King, effetti speciali alla Teletubbies (che personalmente mi terrorizzano molto di più), recitazione da recita scolastica con attori che sembrano leggere le loro battute da un gobbo. E noia, tanta, tanta noia…senza neanche la soddisfazione di uno spruzzo di sangue fatto come si deve o la sorpresa di un “BO!” che ti faccia sobbalzare un minimo.
Ottimo lavoro Reynolds, continua così!

pessimo


Archiviato in:CINEMA, INEDITI Tagged: diavoli e demoni, mattanza's time!, mistery,, okkult and cult

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