Magazine Sud Italia & Isole

Rito di Maggio per secoli

Creato il 18 maggio 2013 da Marcella

La pesca del tonno

La pesca del tonno è una pratica antichissima che risale alla preistoria.

incisioni grotta del genovese a levanzo

A testimonianza di ciò vi sono le pitture della Grotta del Genovese dove vi è raffigurata la sagoma di un grosso tonno.
Si svolgeva dall’inizio della primavera ai primi di giugno, periodo in cui i branchi di tonni seguono le correnti che portano dalle fredde acque dell’oceano fino a quelle più mitigate delle coste del Mediterraneo.
Proprio qui avviene la fecondazione delle uova ed i tonni, seguendo le femmine, cadevano nella trappola della “Tonnara”.

MATTANZA

MATTANZA

Quest’ultima, composta da più reti stese dalla superficie al fondo marino e sistemate in modo da ottenere un labirinto di camere, convogliava i tonni verso l’ultima detta “Camera della Morte”, dove c’era una rete chiusa sul fondo detta “Coppo”.

MODELLINO DELLA MATTANZA

MODELLINO DELLA MATTANZA

Giunti i tonni nel coppo, le barche dei pescatori si accerchiavano lungo la camera della morte.
Al comando del “Rais” (parola di origine araba che significa capo) cominciavano a sollevare il coppo costringendo i tonni ad affiorare in superficie dove soffocavano storditi per la mancanza di spazio e di acqua.
È in questo frangente che aveva inizio il rito della “Mattanza”, dal latino mactare, uccidere. Una cerimonia intensa e crudele, intrinseca di valori simbolici come l’eterna lotta tra l’uomo e la natura, dove tra grida, canti e preghiere (cialome) i tonnaroti, attraverso degli uncini di ferro (corchi), tiravano i tonni a bordo delle barche lasciando il mare color sangue.
Dalle barche (le muciare) i tonni venivano portati dentro lo Stabilimento, lì venivano appesi nel “bosco” (insieme di cime per agganciare e far dissanguare i tonni), tagliati, sventrati, eviscerati, privati delle uova (che erano lavorate nella camparia), bolliti, messi in salamoia o immersi nell’olio di oliva.
Furono i Florio di Favignana, dietro la necessità di provvedere alla conservazione, che decisero di provare a conservarlo sott’olio nelle tipiche scatolette ancora oggi in uso.
Grazie a questo, per tutto l’Ottocento e i primi anni del Novecento, la lavorazione del tonno si svolse a pieno ritmo costituendo un vero e proprio business.

tonnara di bonagia

Le tonnare, che in provincia di Trapani arrivarono ad essere ben otto nel secolo XVI (Bonagia, Formica, Favignana, S. Giuliano, Cofano, S. Vito, S. Teodoro e Palazzo), rappresentarono una delle attività commerciali preminenti nella nostra provincia fino a qualche decennio fa.

MATTANZA DI GIANNI MATTO'

MATTANZA DI GIANNI MATTO’

Sulla mattanza e sui tonni ci sono i dipinti di Gianni Mattò, un pittore di Favignana il cui talento colpì negli anni 80 Salvatore Fiume tanto da portarlo all’attenzione della scena nazionale.


Archiviato in:eventi, mare, temi di attualità Tagged: bosco, camera della morte, camparia, cialome, coppo, favignana, fiume, florio, gianni mattò, grotta del genovese, levanzo, mare, mattanza, MUCIARA, pitture, preistoria, primavera, rais. mattanza, tonnara, tonnare, tonnaroti, TONNO, tonno sott'olio, trapani

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog