Pericoli della chirurgia estetica
Sempre più donne, ma anche uomini, sono in lotta costante con il proprio corpo, ritenuto "impresentabile", per via di concetti sbagliati che la società ci impone e comunica e che la psicologia umana accetta silenziosamente e passivamente, con ripercussioni negative a livello psicologico.
Chirurgia estetica pericoli
Il corpo, non è solo parte fondamentale ed espressione della nostra identità, ma è il tramite della nostra conoscenza, delle esperienze, è il luogo di scambio tra la nostra interiorità e la nostra esteriorità, non sorprende quindi che molti disagi di natura emotiva e relazionale, si esprimano attraverso la pelle, tessuto per eccellenza di "confine" tra il sé stessi e gli altri.Ecco allora che anche la percezione del corpo cade spesso in questa sorta di distorsione, i suoi limiti, la sua temporalità, il suo essere il riflesso col mondo e con gli altri vengono rifiutati. La nostra dimensione più materiale e concreta viene negata e il corpo diventa oggetto di manovre e interventi chirurgici (spesso ma non solo), proprio come se si trattasse di un qualcosa a noi alieno, che è possibile ricostruire o rimaneggiare a proprio piacere o, come spesso accade, ad altrui volontà. L'eccessiva preoccupazione per una o più parti del corpo è diagnosticata come "disturbo da dismorfismo corporeo".
Pericoli operazioni chirurgia estetica
La difficile convivenza con difetti fisici presunti o di lieve entità porta sempre più persone a ricorrere a interventi chirurgici o ad altri trattamenti di tipo medico, per correggere le supposte impefezionie inseguire un ideale di bellezza che tra l'altro non ci appartiene, innescando spesso una spirale di ulteriori e crescenti richieste di modifiche nell'aspetto, che fanno accadere sovente, casi in cui donne si rovinano letteralmente la vita diventando dipendenti dalle operazioni stesse, perdendo con il tempo perfino le motivazioni che le avevano spinte a farsi operare. E' dimostrato che molti pazienti che richiedono interventi chirurgici di natura estetica nascondono disagi più o meno profondi a livello psicologico, che condizionano la loro percezione di sé stessi e la loro autostima, cosa che li mette spesso nelle mani di medici chirurghi di dubbia moralità che, alla domanda perché operino comunque soggetti che non ne hanno necessità, rispondono che "tanto lo farebbe qualcun altro quindi perché non farlo".
La dilagante e sempre più disinvolta esibizione di correzioni, riempimenti, tiraggi della pelle, taglia e incolla corporei cui assistiamo e che ci viene propinata con orgoglio e compiacimento anche dai mass media, dovrebbe a questo punto fare riflettere seriamente. Appare infatti evidente che la maggior parte degli interventi estetici rappresenta una risposta di fronte ad ansie, insicurezze, condizionamenti e distorsioni dell'immagine che abbiamo di noi stessi, quando non a veri e propri disturbi della personalità, che richiederebbero una attenzione e, soprattutto, un intervento diversi, come ad esempio la visita da un bravo specialista psicologo.
Il vero benessere è sempre di natura psicofisica e occuparsi del corpo non significa solo ritoccarlo o scolpirlo laddove lo si ritenga necessario, significa ascoltarlo, radicarsi in esso e percepire i segnali che ci manda, in ogni istante della nostra vita. Ascoltare il corpo implica sentire le emozioni e i vissuti che vi hanno abitato o che stanno transitando, con attenzione, perché essi sono i segnali attraverso i quali possiamo comprendere noi stessi e ciò che ci sta accadendo. Ancora al giorno d'oggi, nonostante la crisi economica con tutto quello che segue, gli italiani non rinunciano alla bellezza esteriore e alla cura della persona, è questo il dato che emerge chiaramente, analizzando i numeri degli interventi di medicina estetica relativi all'anno 2011, resi pubblici dall'Associazione italiana dei chirurghi plastici estetici. I ritocchi più richiesti sono, al primo posto, la mastoplastica (aumento della dimensione del seno), poi la liposuzione (aspirazione delle masse grasse su addome, gambe e braccia oltre che sui glutei, la blefaroplastica che serve a ringiovanire lo sguardo. Si fa grande richiesta anche di iniezioni di acido ialuronico e botulino oltre alla laser depilazione.
Come si può vedere, le persone avrebbero più bisogno di un aiuto psicologico che di uno chirurgico ma, si sa, che la gente sceglie sempre la strada più facile anche se non risulta, sul lungo periodo, la strada migliore. Prima di farvi operare, per qualsiasi "difetto" voi possiate ritenere di avere, pensateci bene su e discutetene con una persona qualificata, seria e non direttamente interessata (nel senso che non percepisca la percentuale segnalandovi a qualche "amico chirurgo"), solo allora potrete comprendere di cosa avrete realmente bisogno.