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Ritorna “comic chat” come strumento per i ragazzi con bisogni speciali

Da Rossellagrenci
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RITORNA “COMIC CHAT” COME STRUMENTO PER I RAGAZZI CON BISOGNI SPECIALI

Microsoft Comic Chat, era un simpatico software in uso negli anni 90, in grado di trasformare la conversazione in una striscia di fumetti, associando ogni utente a un avatar a scelta fra gli otto a disposizione.

Oggi, grazie ad un’idea dello scrittore e giornalista Gianluca Nicoletti, papà di un ragazzo autistico di 13 anni, questo software rivivrebbe in un nuovo progetto dal nome Vintage Comic Chat.

Dice Nicoletti: “Ho avuto modo di trovare conferma anche in una vasta letteratura di come strumenti quali Comic Chat siano utili e stimolanti. Per chi ha difficoltà di questo tipo è molto importante riuscire a collegare un testo con uno stato emozionale e le corrispondenti espressioni facciali. Le persone con autismo, infatti, tipicamente rielaborano le informazioni visive meglio di quelle auditive”. Oltre alla specifica problematica dell’autismo, secondo Nicoletti il software potrebbe trovare importanti applicazioni all’interno del sistema scolastico generale.

Il software sarebbe utile, quindi, nella “Special needs education”; L’applicazione, formata da testo e immagini, ha in sé le basi del sistema di comunicazione aumentativa e potrebbe essere utilizzata da insegnanti ed educatori per aiutare i ragazzi con problemi dello spettro autistico a comunicare.  Infatti, giocare con le “faccine” darebbe loro la possibilità di comunicare il proprio stato emozionale attraverso le vignette della chat.

In Australia il Queensland deparement of education ha utilizzato questo tipo di chat per l’approccio alla computer tecnology dei bambini in età prescolare e degli alunni delle elementari, con notevoli risultati.

L’iniziativa è stata  apprezzata anche da David Kurlander, il padre di Comic chat, che oggi partecipa, in qualità di consulente tecnico, al nuovo progetto della “Vintage Comic chat”.

A me pare che gli usi potrebbero essere molteplici: che ne pensate, per esempio, per far imparare degli argomenti un pò ostici ad un bambino dislessico, simulando un dialogo a due o più persone?

Guardate il video in cui viene spiegato come funziona.


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