Ritorna in libreria "Non è un paese per vecchie” di Loredana Lipperini

Creato il 06 settembre 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Ossimoro
Carissimi lettori di Diario, vi segnaliamo che in questi giorni è arrivata in libreria per Feltrinelli l’edizione economica di Non è un paese per vecchie di Loredana Lipperini, già autrice del precedente Ancora dalla parte delle bambine, saggio apprezzato per la sua analisi puntuale sul radicamento degli stereotipi di genere nella mente delle bambine, che spesso si trovano già a 10 anni perfettamente inquadrate per il proprio ruolo di future massaie, lolite e seduttrici, così come i bambini si ritrovano già machi e avventurieri per il loro solo interagire con pubblicità, libri scolastici e condizionamento in casa.
Questa volta la Lipperini affronta, spostando la sua indagine dall’inzio della vita all’età avanzata, il problema dell’obliterazione della vecchiaia nel nostro paese, in tv come nelle strade delle nostre città: come si giustifica il paradosso di una società che rinchiude gli anziani in casa con le badanti, che rifiuta di mostrare davanti allo schermo televisivo un volto femminile inoffeso dal bisturi che dimostri più di cinquant’anni e che, tuttavia, conti in maggioranza una popolazione di 50-60enni, tutti ancora alle dirigenze di aziende e partiti?
Autrice: Loredana Lipperini Titolo: Non è un paese per vecchie Editore:Universale Economica Feltrinelli Genere: Saggio Pagine: 208 Prezzo: 8 euro Contenuto: "I vecchi sono numeri. Numeri che ci fanno paura, come quell'uno su tre che riguarda la percentuale di anziani che abiteranno il nostro paese di qui ai prossimi anni. I vecchi non si vedono: nei piccoli paesi capita ancora di incontrarli al braccio di una badante dalle braccia larghe. Nelle città, qualora si avventurassero fuori di casa, vengono superati in corsa, con una scrollata di spalle e uno sbuffo di insofferenza. I vecchi non esistono: appaiono di rado in televisione, specie se di sesso femminile. O meglio, si vedono a volte quelle rare e preziose donne impossibili da ignorare, come Rita Levi Montalcini o Margherita Hack. Quanto alle altre, a volte si mimetizzano fra ospiti e comparse sotto i cinquantacinque anni (la soglia di apparizione televisiva per le donne) fingendo di esserne coetanee, o accettando di recitare l'antico ruolo della megera. I vecchi non vendono, non piacciono, non hanno appeal: su quotidiani e telegiornali appaiono soltanto quando sono vittime di una truffa o di un colpo di calore. O quando, se donne, osano innamorarsi di un uomo più giovane. Se concepiscono dopo i sessant'anni, sono la vergogna del loro sesso. Dura, comunque, poco: una copertina, un articolo nelle pagine interne la settimana successiva, un trafiletto, e tutto è dimenticato. I vecchi danno fastidio. È sempre stato così: ma adesso, e soprattutto nel nostro paese, avviene qualcosa di diverso. C'è una sola generazione. Quella dei cinquanta-sessantenni."

L'AUTRICE:  Loredana Lipperini è giornalista e scrittrice. Collabora da molti anni con le pagine culturali de “la Repubblica” e de “Il Venerdì di Repubblica”. È stata una delle voci storiche di Radio Tre. Scrive programmi televisivi. Dal 2004 ha un blog, www.lipperatura.it.


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