In tempo di crisi (ancor di più che nei periodi di prosperità) l’NBA va alla ricerca di ogni opportunità utile per garantire spettacolo ed introiti. Le rivalità cittadine (sopratutto se vedono a confronto due squadre che lottano ad armi pari) ravviva l’interesse del pubblico desideroso di portare il proprio supporto nelle arene cittadine, di entrambe le fazioni.
Il trasloco dei Nets da New Jersey a Brooklyn è salutato dall’intera NBA come un’occasione per incrementare l’audience televisiva e commerciale. Non a caso la gara inaugurale dei nuovi Nets li vedrà contrapposti proprio ai cugini dei New York Knicks.
A conferma dell’esposizione mediatica voluta dall’NBA per i nuovi Nets va segnalato l’aumento delle partite in diretta nazionale (da 0 a 17!) e non mancheranno le gare chic da giocare in casa contro Boston il giorno di Natale ed il matinèe domenicale del 21 Gennaio (giornata dedicata a Martin Luther King) al Madison Square Garden di nuovo contro i Knicks.
Per gli ex “bridges&tunnels” (così etichettati dai tifosi Knicks che malignamente osservano come i Nets dovessero utilizzare ponti e tunnel sotterranei per entrare nel regno sacro di Manhattan) i corposi investimenti di Prokhorov ed il cambio di location sono due argomenti validi per riabilitarsi agli occhi di tifosi ed addetti ai tifosi.
Sorvolando l’altra parte dell’America il derby per eccellenza è quello che si consuma a Los Angeles e che vede contrapposti i Lakers di Kobe Bryant contro i Clippers guidati da Chris Paul.
Nello scenario di una Western Conference ricca di outsider in grado di fare il bello ed il cattivo tempo la rivalità di Lakers e Clippers non farà altro che alzare ancora di più il livello di competitività tra le squadre.
E se i Nets non deluderanno le aspettative, e i Knicks riusciranno a dimostrarsi una squadra compatta, il palinsesto NBA promette di regalerare un campionato ancor più stellare delle ultime stagioni.