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e le performance si tengono nell'inquietante sala centraleFoto da QUI
In questi due giorni e mezzo abbiamo mangiato ovviamente benissimo (consiglio anche a voi i ristoranti dove ci hanno portato i nostri amici: la mitica trattoria Valenza in via Borgo Dora e l'ottimo L'Angolo di Parin a San Salvario, dove non ho saputo resistere a un enorme piatto di cardi in bagna cauda).Abbiamo rivisto cari amici e ne abbiamo incontrata una nuova: Simona del blog Gattosandro viaggiatore, che ci ha accompagnati a The Others e ci ha raccontato che a Torino la gente va ancora al cinema durante tutta la settimana (lei lavora in un cinema, perciò lo sa bene). A volte in questa città sembra che il tempo si sia fermato, ed è una sensazione molto piacevole.Infine sabato ho portato Mr K a vedere il Castello di Rivoli, facendo un viaggio un po' allucinante con l'autobus 36 che passa da zone non proprio bellissime, oltre a essere strapieno e a trasportare, proprio davanti a noi, un tizio inquietante che ascoltava musica orrida a tutto volume e la canticchiava accompagnandosi con mossette di danza. Però una volta arrivati a Rivoli tutta la bruttura viene compensata e si rimane proprio a bocca aperta.
The sun has no money, Olafur Eliasson, 2008