Rapida segnalazione/consiglio per gli acquisti.
Solo poco giorni fa, parlando de Il Colore venuto dallo spazio di H.P. Lovecraft, citavo l’ottimo omaggio a fumetti fatto qualche anno fa dalla Bonelli, tramite la testata horror/action Dampyr. Si tratta – ribadiamolo – del numero 37, Il fiume dell’orrore.
Orbene, questa settimana ho scoperto che il Maxi Dampyr attualmente in edicola comprende una storia che ci riporta nel Massachusetts lovecraftiano del mondo del cacciatore di vampiri. Lo stesso dell’albo testé citato.
Il racconto in questione si intitola La Nebbia, un evidente omaggio a King, e non solo per il titolo medesimo, ed è ben scritto e divertente al punto giusto. La tipica lettura estiva, che si discosta dalle tematiche un po’ ritrite e noiose delle ultime annate di Dampyr.
La nebbia
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Marcello MangiantiniNel cuore del Massachusetts, una nebbia fuori stagione si addensa sulle acque del lago Armanack, creato dalla diga della Waste Valley… Attraverso di essa, i Grandi Antichi cercano un varco per attaccare la nostra realtà…
Il volumone – 292 pagine in bianco e nero – comprende altre due storie, forse non a livello di questa (sono gusti personali) ma comunque godibilissime. Forse è un segnale che qualcuno a casa Bonelli dovrebbe cogliere: non è detto che seguire una continuity narrativa infinita sia la scelta migliore. Magari sarebbe meglio orientarsi su episodi più variegati e autoconclusivi.
Ma tanto non lo faranno.
Il mio amato numero 37.
La fiamma di ghiaccio
Soggetto e sceneggiatura: Diego Cajelli
Disegni: Fabrizio RussoUn’innocente ragazzina rapita da una banda di fuorilegge da strapazzo si rivela una creatura disumana e perversa…
Mogadiscio
Soggetto e sceneggiatura: Antonio Zamberletti
Disegni: Luca RaimondoScontri a fuoco, traffico di armi, attentati… e vampiri! Un vecchio amico di Kurjak chiama i nostri eroi nella zona di guerra della Somalia per affrontare un potente Maestro della Notte!
Non sono più un fedele lettore di Dampyr da anni, compro alcuni albi a casaccio, lasciandomi guidare dall’istinto e dal nome degli autori. Del resto il mio rapporto con Bonelli è da tempo di amore/odio, e sono convintissimo che occorra prendere a piccole dosi, per apprezzare ciò che di buono riesce ancora a fare (a fronte però di tanti errori editoriali, ma vabbé).
Questo Maxi Dampyr 2015 è però piuttosto valido. A fronte del prezzo non proprio contenuto (6,80 euro) ci si può godere tre storie di buona qualità di cui – lo ribadisco – La Nebbia è sicuramente la migliore. Pur con tutto il tipico citazionismo bonelliano, caratteristica di più di una testata della storica CE milanese.
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(A.G. – Follow me on Twitter)