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Ci inoltriamo nel territorio di uno dei miei film preferiti in assoluto. Ma non quelli che si dice “Ah, sì, è uno dei miei preferiti!”, no qui stiamo proprio dalle parti della mia Top 5 #totaletombale sui film. E quindi mi scuserete se questo non sarà un articolo obiettivo, ma dettato dal cuore e dai ricordi.
In ogni caso, bentrovati al CineRdForum di sommobuta!
La macchina dei sogni
Prima di iniziare, fatevi chiedere scusa. Se nelle ultime due settimane il CineRdForum s’è fermato è stata solo colpa mia. Ma perché nonostante conosca questo film a memoria, battuta per battuta, volevo rivederlo, come il cineRdForum richiede, prima di parlarne.
Ma non ne ho avuto proprio il tempo.
Tra lavoro, impegni e stesura del saggio su One Piece il tempo è veramente pochissimo.
Sabato scorso però sono riuscito a riguardarlo…ed è sempre come la prima volta.
La storia la sapete tutti: Doc Brown ritorna al 1985 per avvisare Marty che l’anno prossimo (lol) i suoi figli si metteranno nei guai. Piombano così nel 2015 per evitare i disastri figliari, senza però sapere di aver appena messo in moto un casino spazio-temporale da “Grande Giove!”…
Se dovessi indicare l’assoluto protagonista di Ritorno al Futuro parte II, sarebbe sicuramente lui:
DOOON!
Grande.
Almanacco.
Sportivo.
(se l’avete letto con la stessa enfasi con cui lo sussurrano nel film siete malati come me)
Oh-là-là!
Oh-là-là!
Il Grande Almanacco Sportivo è sicuramente uno degli oggetti che qualsiasi persona sana di mente, con a disposizione una macchina del tempo, comprerebbe ad occhi chiusi. D’altronde che male c’è a tirarci fuori un po’ di grana?
Il guaio è che se lasci la macchina del tempo incustodita a disposizione del primo vecchiaccio maligno che passa, è normale che quello poi ti ingolfa tutta la linea spazio-temporale.
Vecchietti cattivi...
Immagino che ognuno abbia una vaga idea di come funzionino i viaggi nel tempo, ma tra le seimila teorie e altrettante spiegazioni, lo schemino sulla lavagna di Doc riguardante non solo il viaggio nel tempo, ma anche ciò che comporta l’effetto farfalla (di cui ormai siete #massimiesperti) è probabilmente il più semplice e immediato.
Se modifichi pesantemente un evento nel passato, la linea temporale devia creando una linea temporale diversa con un mondo “parallelo”. I film che abbiamo visto fin’ora sul CineRdForum appartenevano tutti a questo semplice principio. In Primer si creano addirittura nove mondi paralleli a seconda dei viaggi temporali dei due protagonisti; in The Butterfly Effect, ogni volta che il protagonista interveniva su un preciso evento della sua vita, la sua vita cambiava. La stessa cosa succede in Ritorno al Futuro, che applica alla perfezione il principio di Bradbury.
E che in buona sostanza rappresenta l’ABC per tutti coloro che vogliono approcciarsi ai viaggi nel tempo.
Se modifichi il passato, modifichi il futuro. E se vai avanti nel tempo di una linea temporale modificata, ti trovi sempre sulla timeline modificata. Quindi per mettere le cose a posto devi tornare indietro nel tempo al momento esatto in cui è avvenuta la modifica temporale.
Non osservare questa semplice regola ti fa fare la fine di Toriyama con Trunks che va avanti e indietro nel tempo zompettando allegramente tra timeline temporali differenti, come se nulla fosse, sollevando decine di WTF?!?!? da parte dei fan di tutto il mondo*.
Ho guardato Ritorno al Futuro parte 2 ininterrottamente dai 6 ai 10 anni tutti i sabati pomeriggio quando andavo a casa di mio cugino. Tra le mie mani il suo videoregistratore proiettava a rotazione esclusivamente questi tre film: Hook – Capitan Uncino, Nightmare 4 e, per l’appunto, Ritorno al Futuro 2.
Monumentali i richiami a Leone (di cui Zemeckis è fan adorante, e il cui culmine massimo di riverenza verso il maestro lo troveremo nel film finale), e sempre spettacolare la scena finale, in cui non solo viene ripresentata la scena del fulmine che colpisce alla torre dell’orologio, ma che ci mostra quello che succede dopo.
Doc festeggia, sbuca di nuovo Marty che asserisce di essere tornato dal futuro…e poi…Grande Giove!
Sì, è il mio finale preferito di un film.
In assoluto.
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*Che poi diciamoci la verità: è lo stesso errore che commette anche Zemeckis: non avremmo MAI dovuto vedere il vecchio Biff tornare nel 2015, dato che, essendo andato a buon termine il suo piano, tecnicamente sarebbe dovuto tornare nel 2015 parallelo in cui lui è ricco e potente...
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