Magazine Hobby

Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno

Da Pietroinvernizzi
la mia prima trota del 2013 nel fiume trebbia a monte di gorreto

la mia prima trota del 2013! grazie trebbia

Mentre i miei compagni affrontavano l’apertura, io con grande giubilo mi trovavo in ufficio a lavorare. Un tranquillo week end di bestemmie. Quando poi Jacopo, Pietro e Francis hanno deciso di partire per l’eroica spedizione bosniaca, mi trovavo in California per fare surf e per trovare un caro amico: un viaggio progettato da mesi. E non mi posso certo lamentare. In aeroporto, di rientro da Los Angeles, il mio primo pensiero è stato: <Ho lasciato Milano che era inverno, torno adesso che è primavera>. Ma non avevo fatto i conti con il fatto che quest’anno la primavera non è ancora cominciata, e probabilmente non comincerà mai.

Attrezzatura. E’ da ottobre scorso che mi preparo. Nuovi waders, nuovi scarponcini, nuovo portacanna da moto fissato sul sedile posteriore della mia Honda Transalp 700. Nuovo monofilo trecciato 0.12 imbobinato su un mulo 2000, nuovo di zecca anche lui. La battuta di pesca è in programma per venerdì, ma già martedì tutta l’attrezzatura è pronta su una sedia in cucina. L’attesa è insopportabile.

portacanna da moto

un tubo telescopico da disegno e una cinghia elastica sono un ottimo portacanna da moto

Sottovalutazione generale del nemico. Come gli americani sottovalutarono le capacità in battaglia del glorioso esercito nord vietnamita, finendo per restare impantanati a Est del sentiero di Ho CHi Minh, così io alla partenza non avevo ben capito cosa mi aspettasse. Jeans con protezioni alle ginocchia e guanti leggeri nono sono l’ideale quando, superata Bobbio in direzione Genova, il termometro sul manubrio della moto indica 2 gradi.

valtrebbia val trebbia strada con neve

neve che si scioglie e fondo bagnato impediscono una guida “briosa”

Accoglienza a Gorreto. Arrivo a Gorreto e mi fiondo al bar Torre, per fare il tesserino segnacatture della provincia di Genova 2013. Stefania,  premurosa, mi prepara la colazione e mi consente di cambiarmi in veranda (grazie Stefania!). Incontro Edi, guardiapesca serio e gentile. Mi dice che le uniche trote in attività sono quelle in riserva, proprio a monte di Gorreto. La stessa cosa me la aveva detta al telefono Marco Imparato, presidente della associazione di pesca Alta Valtrebbia. Faccio il permesso per mezza giornata.

cambio d'abito

il nodo di biuntura fra trecciato e terminale, poi si scende al fiume

Acqua. Marco mi aveva messo in guardia: <C’è troppa acqua, troppo fredda>. Traduzione: trote immobili, nascoste, pronte a tutto fuorchè ad addentare un’esca. La neve che si scioglie, le temperature rigide e le piogge abbondanti dei giorni passati non fanno ben sperare. Vedremo …

fiume trebbia

tanta acqua (gelida) e corrente sostenuta nel trebbia

Compagno di viaggio. Scendo al fiume e incontro Diego, con cui ci eravamo sentiti per telefono progettando la battuta di pesca insieme. E’ arrivato prima di me, lo trovo già intento a slamare un bellissimo salmerino. Le sue parole sono benzina per il mio motore: <Mangiano, mangiano. Le trote sono in piena attività>. Molto bene!

diego thrillers salmerino

diego con un bel salmerino preso a monte dell’abitato di gorreto

Iridee antigelo. Abbiamo solo un paio d’ore per pescare insieme, poi Diego dovrà rientrare a Piacenza per un impegno importante. Decidiamo di battere bene il tratto subito sopra a Gorreto. La corrente è forte. Lanciamo leggermente a monte rotanti in colori naturali (argento e oro) nei tratti meno impetuosi del fiume, recuperiamo lentamente. Nonostante l’acqua gelida, le belle trote iridee con cui Marco ha seminato la riserva si dimostrano sportive. Abboccano in buon numero, saltano, si esercitano in lunghe diagonali, che nemmeno Leo Messi con la palla al piede. Evidentemente sono trote con l’antigelo. Trote Paraflu, diciamo.

iridea trebbia trota spinning

trota iridea Paraflu

Esplorazione. Salutato Diego, grande compagno di pesca con cui spero di potere tornare presto al fiume, decido di spostarmi più a monte alla scoperta di un tratto di Trebbia che non conosco, alla ricerca di trote fario mediterranee. Tutti mi hanno messo in guardia sul fatto che le fario dell’alta valle non ne vogliono sapere di mangiare a causa del freddo (tanto che Marco ha posticipato di una settimana l’apertura del tratto No Kill) ma ormai il cappotto è scongiurato, quindi vale la pena rischiare. Mi metto in sella con waders e scarponcini, supero il Comune di Rovegno, percorro il bellissimo ponte in ferro e legno di Isola. Sono felice.

ponte di legno a isola sul trebbia

il bellissimo ponte di ferro e legno a isola, a monte di rovegno

Antifurto della Val Trebbia. Lascio la moto alla testa del ponte di legno, pronto a scendere al fiume, quando incontro un signore gentile munito di carriola. Evidentemente sta andando a potare piante e piantare alberelli nel suo terreno. <Ragazzo, lasciala pure slegata la moto – mi dice – qui di gente che ruba le moto non ce n’è. E anche se ce n’è, io sono in giro nel bosco io e gli faccio subito cambiare idea>. La faccia da duro e la motosega rendono ancora più credibile quella dichiarazione. Lo diceva anche Robert De Niro ne Gli Intoccabili: <Si ottiene di più con una parola gentile e una motosega che solo con una parola gentile>. (Ok, era una pistola, ma il concetto resta quello). Scendo al fiume. Sono ancora più felice. Ma durerà poco.

contadino motosega

“lasciala pure slegata la moto, se provano a rubartela arrivo io e gli faccio cambiare idea” GRAZIE

Tragedia e conclusione. La mia ultima uscita in Aveto nel 2012 era finita prematuramente a causa degli stivali pieni di acqua. Questa volta, a rimandarmi a casa anzitempo è stato uno degli incidenti più stupidi della storia della pesca sportiva: mi si incaglia il cucchiano, sono costretto a rompere il filo, allento la frizione del mulinello per recuperare lenza di modo da potere legare un altro terminale ma … la allento troppo. In pratica, mi si svita la frizione e MI CADE IN ACQUA in un gorgo. Pescare senza frizione ovviamente è impossibile. Mi rimbocco la manica e con la mano rovisto fra i sassi del fondo alla ricerca della frizione tuffatrice, ma invano. Rischio un congelamento al braccio, bestemmio che nemmeno Ceppaflex quando doppia Dylan. Non mi resta che tornare a Milano, cucinare la trota iridea che ho deciso di trattenere e aspettare la mia ragazza, per cenare insieme. Il Trebbia si è tenuto la mia frizioni, ma in cambio mi ha dato emozioni bellissime. Alla fine, nello scambio l’affare lo ho fatto io.

registro frizione in acqua

se la frizione ti cade in acqua, pescare diventa difficile …

Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno
Ritorno al Trebbia dopo il lungo inverno


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :