Tralasciando facili e scontate critiche
che da un po’ di tempo aleggiano all’interno del sistema organizzativo delle mostre di giardinaggio (e qui dovremo ammettere qualche mea culpa ed affrontare al più presto un lungo ed obbligato percorso di “redenzione”), sono tornata da Murabilia molto più ricca…
Ho assistito ad una magnifica lezione di storia del giardino a corollario della presentazione del libro di Guido Giubbini. ">Storie di giardini. Vol. 1: Antichità e Islam. Il giardino europeo dal Cinquecento al Settecento, primo di due volumi in cui sono raccolti in ordine storico cronologico gli scritti dell’autore fino ad ora pubblicati nella rivista Rosanova e prima ancora Rosae, Un’opera, forse unico testo italiano, indispensabile per gli appassionati di giardini, di architettura e di arte. Con taglio molto personale e di piacevolissima lettura affronta l’evoluzione del giardino, ne evidenzia un più alto valore simbolico posto in rapporto ad architettura e paesaggio. Presto nella mia libreria!
Mi sono fermata ad ascoltare Gaetano Tamo, di Tamo Flor che mi ha raccontato gli innumerevoli pregi del particolare agrume con il quale si è aggiudicato il primo premio della categoria.
Citrus hystrix, combava, nativo dell’Indonesia, è un albero talvolta coperto di spine che non diventa molto alto, moderatamente resistente al gelo, è facilmente riconoscibile per la particolare foglia divisa in due parti e il piccolo frutto dalla buccia fortemente increspata. Il frutto non è commestibile, molto ricco di oli essenziali si usa strofinandolo direttamente sulla pelle per allontanare gli insetti, o in cucina se ne utilizza la buccia tagliata finemente su piatti di pesce o per aromatizzare salse e condimenti, così come la foglia che si usa fresca o essiccata in molte pietanze e ricette. La scorza contiene terpeni, limonene e soprattutto citronelolo e possiede uno spiccato profumo di rosa. Il suo estratto oleoso è perciò usato in profumeria.
Saxifraga stolonifera ‘Kinki purple’Mi sono fermata ad ammirare le particolari piante da ombra e da coprisuolo da Crug Farm, le varietà di mimosa di Cavatore e le piante frutto di lunghi studi e ricerche di Dino Pellizzaro.
Hosta Cranberry wineAttirata dalle tante varietà di Hosta
Ho visto salvie mai conosciute da Clémence Chupin del vivaio di Ciancavaré e sono sempre più attratta dalle graminacee e dalle piante a bassa esigenza idrica proposte da Didier Berruyer del Giardino vivace, Filippo Alossa del vivaio Millefoglie e Maurizio Casale di Phytotrend aggiudicatisi tutti quanti menzioni speciali dalla giuria.
Innumerevoli, troppi.., i banchi di genere vario tra questi sempre e comunque interessanti le proposte di arredo.
Ho incontrato nuove amiche e vecchie conoscenze e dalle due giornate sono tornata stanca ma con tanti nuovi stimoli ed idee.