Dopo i miei due anni sabbatici (mi sono concentrata sulla pubblicazione di "Eleinda - Una leggenda dal futuro" e sono riuscita nell'impresa grazie all'editore Nulla Die), Alessandro Iascy mi ha proposto di tornare a far parte della sua schiera di collaboratori, dunque mi sono ripresa la gestione della rubrica "Jappo World!"; che gioia!
Ho deciso di ricominciare l'attività con la recensione a un anime bellissimo: "Claymore".
L'articolo è stato pubblicato ieri su TrueFantasy (cliccate sul banner qua sotto per leggere l'originale!)
Cari amici di TrueFantasy, a distanza di due anni torno con immenso piacere a occuparmi della rubrica Jappo W! Dopo una doverosa spolverata, rimetto a nuovo questo tempio abbandonato discutendo di un'opera che dato il successo del pubblico dovreste già conoscere, ma che in ogni caso, ora vi presento.
"CLAYMORE: un'organizzazione segreta preposta alla caccia degli spietati Yoma, demoni divoratori di uomini. Dal momento che solo i membri di questa speciale compagine sono in grado di individuare ed affrontare queste subdole creature, i villaggi in pericolo si contendono i loro preziosi servigi. Una sola guerriera è forte abbastanza per difendere e liberare un intero villaggio dalle demoniache presenze, ma se il contratto non viene onorato con il versamento del compenso pattuito, da quel momento in avanti sarete lasciati a voi stessi, in balia del prossimo Yoma…" (dal sito di Yamato Video)
Titolo: Claymore
Direttore: Hiroyuki Tanaka
Genere: Fantasy, Splatter
Episodi: 26
Produttore: MadHouse
Distributore italiano: Yamato Video (3 Box con 2 DVD ciascuno)
Messa in onda giapponese: 2007
Messa in onda italiana: 2011
L'anime di Claymore si basa sull'omonimo manga di Norihiro Yagi, pubblicato in Italia da Star Comics e di cui, ad oggi, sono usciti 24 volumi. Esatto, ad oggi. Con ciò voglio precisare che la stesura della storia non è ancora completa, così l'anime segue la vicenda fino al volume 11, attenendosi piuttosto fedelmente salvo alcune differenze negli ultimi due episodi che in qualche modo cercano di dare un finale degno di portare questo nome, pur rimanendo "aperto"...
Siccome sono solita dare molta importanza al finale, ritenendolo spesso fondamentale per determinare la validità di un'opera, comincerei a commentare l'anime dalla sua fine. Ebbene, questo è uno di quei rari casi in cui il finale aperto non mi disturba, anzi, riesce a essere soddisfacente per quanto riguarda le basi della storia, per poi lasciare a intendere che si sia chiusa solo una parentesi e che ci sia molto altro, sotto, ancora da scoprire. Considererei anche il fatto che si tratta di un anime di soli 26 episodi e non ce n'è uno che sia "riempitivo"; c'è continua azione, una serie concatenata di eventi in un crescendo di phatos, e in un certo senso è quasi consolatorio sapere che non è finita qui! Mi ci sono voluti due soli giorni per vederlo tutto, ed è così avvincente che non riuscivo a fare una pausa tra un episodio e l'altro, coinvolgente al punto che, in alcuni casi, ero addirittura in preda all'ansia!
Ma cosa c'è di tanto coinvolgente nell'eterna, solita storia della lotta contro i demoni? Nemmeno la lotta contro il proprio demone interiore è una novità, infatti fino al quarto episodio si potrebbe dire che la trama sia piuttosto lineare, con la protagonista, la guerriera mezzodemone Claymore di nome Claire, che libera un villaggio dalla minaccia di uno Yoma, e che da fredda e distaccata nei confronti degli esseri umani finisce col manifestare affetto nei confronti di Raki, il ragazzino che ha salvato dalla morte e che ricambia salvandola da se stessa quando Claire sta per perdere il controllo della sua aurea demoniaca per trasformarsi in un mostro. Ciò non avviene. Il cosiddetto "risveglio" è respinto. Ed è a questo punto che la storia si fa appassionante: l'ultima scena viene "congelata" per mostrarci un evento passato, di quando una Claymore cedette al suo istinto finendo col trasformarsi in un orrendo Risvegliato fuori controllo, la cui mente umana offuscata, confusa, distorta, compie un gesto che è strettamente collegato al presente e a Claire. Allora scopriamo che questa è una storia di vendetta. La storia di un'umana che aveva perso tutto e alla quale è poi stata strappata l'ultima speranza di felicità, ossia l'unica persona che le aveva dimostrato amore. E' la storia di un'umana che ha scelto di rinunciare al proprio essere per diventare una Claymore e non solo, l'unica Claymore che anziché avere il sangue di uno Yoma, ha il sangue e le carni di un'altra Claymore, Teresa. Scopriamo che le Claymore sono i soldati di un'organizzazione che le sfrutta come carne da macello, e che Teresa fu la prima Claymore a ribellarsi. Poi ancora, che c'è un motivo se le Claymore sono tutte donne.
Potrei continuare a elencare tutti gli spunti della trama interessanti, soffermarmi sul fatto che si tratti di un fantasy ma che per molti aspetti si avvicini al genere fantascienza (le Claymore sono il risultato di esperimenti sugli esseri umani), della presenza di mostri, sangue, mutilazioni e altre scene di violenza che però definirei come "splatter controllato" (mi fanno più senso alcune scene di "The Walking Dead" o, per restare in tema anime, lo splatter estremo di "Elfen Lied"), di quanto mi entusiasmano le alleanze che si creano tra le Claymore, del loro onore, dello spirito di sacrificio, e di come ognuna di esse, pur avendo tratti comuni nell'aspetto, abbia un carattere a sé, ognuna con la propria storia alle spalle, e di come non ci sia alcuna scena comica e che piuttosto regni il dramma e la tragedia, ma forse sono tutti argomenti che potrei affrontare nella recensione del manga.
Passiamo dunque all'aspetto tecnico. La prima cosa che risalta agli occhi è che gli episodi sono di qualità HD. Se prima di guardare questo anime avrei immaginato l'orrore dei mostri, paesaggi neri e cupi, e che le monocromatiche caratteristiche delle Claymore, tutte bionde e dalla carnagione pallida, mi avevano fatto credere che non avrei distinto le une dalle altre, beh, riguardo le atmosfere immaginavo bene, ma è un'oscurità, un trionfo di grigi, neri, azzurri, bianchi e gialli (più il rosso del sangue) così bella da vedere! Lo sono persino i volti deformati degli Yoma e un'irriconoscibile Claire durante la trasformazione. Il segreto è probabilmente nella cura dei dettagli, o ad esempio, nella caratterizzazione di un personaggio emotivamente instabile, dove si riesce a percepire dall'espressione del suo volto, il passaggio da uno stato emotivo a un altro. Un'altra caratteristica che mi ha piacevolmente colpito è la gestione delle inquadrature; a differenza delle musiche (i cui temi sono comunque scelti ad hoc a seconda delle situazioni) la regia non è mai scontata né lineare, e trattandosi per lo più di scontri dove sarebbe facile cadere nel solito meccanismo, soprattutto quando si tratta dei combattimento con la spada, ci si sorprende dinanzi a paesaggi in cui si vedono solo le saette delle lame o un edificio tagliato in due (ebbene sì! Non si tratta di spade qualsiasi...), oppure, durante una sequenza di combattimento, sentire l'eccheggiare delle spade alternarsi alla visione di in un paesaggio tranquillo. Ottima anche la gestione dell'Assalto a Pieta, dove si segue lo scontro delle varie squadre di Claymore.
E' un vero peccato che non si possa seguire la fine della storia nella trasposizione animata, e solo ora capisco le varie discussioni in rete dove i fan chiamano a gran voce una seconda serie... intanto, scusatemi, ma ora io corro in fumetteria a recuperare tutti i numeri del manga! Sayounara! Alla prossima recensione!
Valentina Bellettini