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Ritratti

Creato il 17 luglio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

1. La piazza gremita urlava rabbia. Nel generale sconquasso cercava l’occhio perso in un’allucinazione, ma subito fu un’altra manganellata. Poi, sol più il buio dominò l’occhio rimasto spalancato nel distorto fermoimmagine dell’accaduto.

2. Chiuse il quaderno. Non ebbe più nulla da rimpiangere. Ma gli rimase il rimorso: il troppo inchiostro impiegato per scrivere pensieri. D’ora in poi avrebbe sol più pensato di scrivere e strappar via ragnatele dalla memoria per deporre origami sul suo corpo addormentato.


3. “Ciao!”
“Come stai?”
“Come sempre.”
Silenzio.
“Ma bene o male?”
Sorrise il figlio alla vecchia madre, mentr’ella attendeva risposta. Ma solo ottenne altro  silenzio. Le doveva bastare, per sempre.

4. Faceva freddo: la neve era tanta e i piedi affondavano nella sua verginità. Il cielo grigio gli piaceva: era come la sua anima. Si sentì felice. Continuò a spiare i volti dei vecchi che correvano a nascondersi in chiesa. I soldi per un caffè caldo ce li aveva. Ringraziò il Cielo ma non Dio.

5. Odiava il padre, la lingua che menava la sua giovane schiena: non sapeva quante strie, ma tutte bruciavano. Troppo giovane perché non si ribellasse, perché non uccidesse il pomo d’Adamo che l’aveva originato in un inganno per dirlo al mondo ‘bastardo’.


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