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Ritratti a Roma. Le tante facce del potere.

Creato il 07 luglio 2011 da Witzbalinka

I Musei Capitolini di Roma presentano la mostra Le tante faccie del potere, fino al 25 settembre. L’intenzione di fondo dell’esibizione consiste nel riflettere sul potere basandosi sul ritratto romano visto come mezzo di comunicazione finalizzato a perpetuare il culto del trionfatore e ad affermare il prestigio politico e sociale nello spazio pubblico.

ritratti roma

La mostra, curata da Eugenio La Rocca e Claudio Pariso Precisse, comprende più di 150 pezzi risalenti alla fine del periodo repubblicano: teste, busti e statue appartenenti alle collezioni di vari musei d’Europa.

L’origine del ritratto romano risale all’arte funeraria della cultura etrusca, alla cultura ellenistica greca e alle immagini maiorum, maschere in cera realizzate ai defunti che venivano conservate per essere portate nella processione funebre. La scultura ritrattistica consiste in un busto corto che raffigura il collo e il volto del personaggio. La sua simbologia occupa un posto importante nella società romana repubblicana.

Nella presentazione della mostra è stato sottolineato come questi ritratti si cercasse di trascendere e trasmettere la memoria individuale di coloro che li commissionavano, come in seguito si farà con la pittura ed alla fine con la fotografia ed il video, progressi tecnici che hanno democratizzato quest’ansia di trascendenza nel catturare l’immagine e perpeturala a basso costo.

Quest’idea di perpetuazione individuale, tuttavia, nella Roma Repubblicana aveva un altro significato, poiché attraverso gli elementi del volto, l’esaltazione dei suoi tratti, la dimensione del ritratto e gli elementi che accompagnavano la figura venivano raffigurati i livelli gerarchici.

Tutti gli imperatori hanno cercato i propri codici per mettere in evidenza le proprie politiche e distinguersi dalle figure di potere anteriori. Cosiccome oggi si fa in politica, ciò che si cercava erano stereotipi estetici a cui collegare i propri attributi, esprimendo così questi ultimi in immagini.

E così troviamo volti sereni che esprimono l’austerità ed il benessere, ritratti di Augusto che cercavano di testimoniare un governo progressista, onesto e idealista, esaltando i caratteri che comunicano la sensazione di un uomo perfetto, intelligente e potente. I suoi ritratti vennero realizzati come statue del corpo completo, vestito con abiti che riflettono il potere ed adornato con oggetti allegorici, come il rullo delle leggi nella mano.

Gli scultori importanti svolgevano il ruolo che oggi hanno oggi gli esperti in propaganda politica: investire le figure di potere di attributi sovrumani. Fu attraverso questo tipo di esperti che i governi dittatoriali fomentarono il proprio potere totalitario. È questo il caso dell’imperatore Claudio, che posò nudo e incoronato con una corona d’alloro come una divinità.

Questo dimostra quanto importante fosse l’arte del ritratto nella Roma Repubblicana, visto che attraverso esso politici e governanti comunicavano e riaffermavano il proprio potere simbolico di fronte alla cittadinanza.

Per maggiori informazioni: http://www.museicapitolini.org/mostre_ed_eventi/mostre/ritratti_le_tante_facce_del_potere

Nancy Guzman Only-apartments Author
Nancy Guzman

Visitare questa mostra può essere una grande alternativa per le tue vacanze negli appartamenti a Roma Potrai capire come la propaganda politica sia ben anteriore ai nostri tempi.

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