Ritratti immaginati è un lavoro che nasce da mie riflessioni sulla fotografia oggi, partendo dal ritratto, simbolo per eccellenza del realismo fotografico, manipolato e smembrato volontariamente, per poi ricostruirlo riassemblando le parti che lo componevano con una nuova forma, una nuova identità, un ritratto finale verosimile ma non reale, un viso “fantastico” immaginario che assume vita propria nel “realismo” di nuova immagine, di “segno” riconoscibile… un percorso di ricerca concettuale/introspettivo verso un nuovo modo di accostarmi alla fotografia.
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