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Ritratti: Monica Vitti

Creato il 02 novembre 2011 da Candidonews @Candidonews

Ritratti: Monica Vitti

Il 3 novembre di 80 anni fa nasceva una delle piu importanti artiste del Cinema Italiano, Monica Vitti. Candido le rende omaggio con un numero speciale di ‘Ritratti’ in cui ripercorreremo la sua storia artistica.

” Scoprire di far ridere è stato come scoprire di essere la figlia del re “
(dal libro ‘Sette Sottane’)

Maria Luisa Ceciarelli, questo il vero nome della Vitti, nasce a Roma nel 1931. Attorno ai quattordici anni la scelta di fare l’attrice  «La vita sarebbe continuata, ma io, finalmente, non l’avrei vissuta. Era la mia ribellione, la mia unica possibilità, dovevo fare una piccola rivoluzione». «Mia madre mi disse: la polvere del palcoscenico corrode l’anima e il corpo», lei però aveva deciso e ben presto esordisce nel teatro in La Nemica di Niccodemi . Si diploma alla Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1953 ed inizia una carriera teatrale che mette in luce la sua versatilità.

Nel 1959 arriva la prima esperienza nel grande schermo con il film “Le dritte” dopodichè inizia il sodalizio artistico ed umano con Michelangelo Antonioni. Assieme girano quattro film “L’avventura” (1960), “La notte” (1961), “L’eclisse” (1961) e “Deserto Rosso” (1964), la tetralogia cosiddetta “dell’incomunicabilità” in cui Monica Vitti mette in luce la sua dote di interprete drammatica, tormentata, misteriosa, enigmatica. Disse di Antonioni “Devo agli sguardi di Michelangelo il mio coraggio. Devo alla sua fiducia la mia forza»

Ritratti: Monica Vitti

Nella seconda metà degli anni ’60 Monica Vitti scopre la sua vena brillante interpretando svariati ruoli nella cosiddetta ‘commedia all’italiana’. “Il segreto della mia comicità?” affermava l’attrice “La ribellione di fronte all’angoscia, alla tristezza, alla malinconia della vita”.

E’ il regista Mario Monicelli a valorizzarla in questo nuovo ruolo. Nel 1968 interpreta “La ragazza con la pistola’, nel 1970 “Dramma della gelosia, Tutti i particolari in cronaca” di Ettore Scola, e Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa, per la regia di Marcello Fondato (1970) che le vale il David di Donatello.

Negli anni ’70 l’esperienza con il cinema internazionale. Miklós Jancsó  la dirige in La pacifista (1971), Luis Buñuel in Il fantasma della libertà (Le fantôme de la liberté) (1974) e André Cayatte in Ragione di stato (La raison d’état) (1978)

Con Alberto Sordi interpreta Amore mio aiutami  (1969), Polvere di stelle (1973), (altro David) Io so che tu sai che io so (1982) dando vita ad una delle coppie cinematografiche piu stimate del nostro cinema. Gli anni ’80 la vedono dividersi tra il cinema (ricordo Flirt, 1984) ed  il teatro (La strana coppia, 1987 per la regia di Franca Valeri).

Ritratti: Monica Vitti
Monica Vitti ed Alberto Sordi in ‘Amore mio aiutami’

Vincerà in totale cinque David di Donatello , tre nastri d’Argento ed un Leone d’Oro alla carriera, nel 1995. E’ stata definitiva “il Quinto Colonnello della Commedia” assieme a Sordi, Tognazzi, Gassman e Manfredi.

Gli ultimi anni della carriera vedono esperienze registiche e televisive:

Nel 1990 debutta alla regia con il film “Scandalo Segreto” con il quale vince il Globo d’oro come regista e come interprete. Nel 1993 esce la sua autobiografia “Sette sottane”.  Nel 1994 partecipa a Domenica In. Sentimentalmente ha avuto tre lunghe e importanti storie d’amore, la prima con il regista Michelangelo Antonioni, poi con il direttore della fotografia Carlo Di Palma, ed infine con il fotografo di moda Roberto Russo, con il quale si è unita in matrimonio nel 2000 (biografieonline).

Nel 2000 peggiorano le sue condizioni di salute e quindi è costretta a ritirarsi dalle scene. Nell’ autobiografia Sette Sottane ha scritto: “A un certo punto della vita, a mia insaputa, devo aver deciso di dimenticare. Non dimenticare i dolori o gli errori, ma dimenticare fatti, persone, forse solo confondere tutto”.

Cosa aggiungere su Monica Vitti? La sua capacità interpretativa era la sua forza. Ironica, affascinante, bella di una bellezza ‘imperfetta’ e quindi ancora piu interessante, intelligente, poliedrica. Rimarrà sempre una Stella del Nostro Cinema, quello con la C maiuscola.

Auguri Monica.

Fonti:
http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/425136/
http://it.wikipedia.org/wiki/Monica_Vitti
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1098&biografia=Monica+Vitti


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