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Ritratto degli americani

Da S
RITRATTO DEGLI AMERICANI
Rientrare dalle vacanze è sempre difficile. Sinceramente non ho mai capito quelle persone che dopo un po' di tempo scalpitano. Non credo mi sia mai capitato. Neanche quando da ragazzina andavo in vacanza dalla nonna. Neanche, quando contro la mia volontà, mi portavano in pieno agosto in montagna a camminare (non sono proprio il tipo da camminate in montagna :)). Stare in vacanza mi piace. In questo caso non è stata solo una vacanza. E' un altro luogo in cui vivo. E mi piace. Secondo me, le persone che scalpitano, vanno in posti brutti. E la California non lo è. Se chiedete a qualsiasi italiano, che vive negli Stati Uniti, anche da pochissimo tempo, se ritornerebbe in Italia, vi risponderà di no. L'Italia è bellissima, ma manca di tante cose. Siamo il Bel Paese, ma ci siamo fermati ai tempi dei romani e, a parte qualche nuovo museo grandioso o qualche tocco qua e là di architetti di grido, in quanto a crescita architettonica siamo indietro rispetto al resto dell'Europa. Ma la differenza sostanziale sta nei servizi, nel quotidiano, in ciò che serve davvero e nella gente. Si perchè gli americani sono estremamente gentili e della cordialità degli americani non si parla mai. Hanno una lingua ricca di frasi gentilissime, piene di calore. Quando incontrate qualcuno non solo vi dirà "Hello!", "Hi!" ma aggiungerà sempre "How are you?" (come stai?). Sempre.Quando vi presentate a qualcuno la risposta sarà "Nice to meet you!". Il semplice "prego" è "You're welcome!" che significa anche benvenuto. Tutte le conversazioni sono scandite da termini molto dolci. In genere le conversazioni non sono mai povere e fredde, ma, al contrario, sempre calorose e ricche di espressioni forti.In auto ci sono regole non scritte assurde. Dopo qualche giorno alla guida, inizierete a sclerare, ma al ritorno qui sarà impossibile ripiombare nel traffico. Là le strade sono larghe e i parcheggi anche. Passi per le strade, che a differenza delle nostre minuscole e storiche, sono nate dopo l'invenzione dell'auto, ma perchè gli autosilo, anche quelli più nuovi e moderni, da noi sono sempre così faticosi, stretti e da incidente? Sulla strada, poi, i parcheggi sono segnalati con righe bianche, quindi ognuno, dal suv alla smart, ha il proprio spazio, ben definito. Sì, impazzisco un po' quando aspettano per ore che i pedoni attraversino la strada, prima di passare, ma qui, ieri un auto mi ha fatto passare al volo sulle strisce e, quando non ero ancora sul marciapiede, mi ha sfiorato passandomi dietro. Lì sarebbe una cosa inconcepibile. Il problema è che quando ti abitui alle loro regole qui sembra tutto un altro pianeta. E non parlerò di quantità e qualità di ristoranti, alberghi, caffetterie.Ma l'altro giorno mi parlavano di film al cinema e mi sentivo un po' un'extra-terrestre. Cinepanettoni, bisio e, uno che pare abbiamo visto tutti, Checco Zalone. Ma chi è??? Non voglio fare la snob (o la non italiana visto che lo sono) ma davvero non so chi sia! E, soprattutto, dove sono tutti i vari Black Swan, Blue Valentine, How did you know, tutti i film premiati ai Golden e candidati all'Oscar???Un'ultima cosa. Sabato mattina mi sono fermata in un supermercatino in centro a prendere due cose che mi mancavano. Posso sapere perchè i "supermercatini" devono essere così squallidi, con pochi prodotti, di scarsa qualità e senza alcun servizio? Whole foods, il cibo biologico e il suo reparto gastronomia rimangono un miraggio. Come anche l'omino che ti ripone la spesa nei sacchetti di carta e poi nel carrello e ti chiede se hai bisogno di aiuto fino all'auto. Qui mi sono dimenticata di prendere il sacchetto e ovviamente, è all'inizio del nastro trasportatore. Welcome back home! Che fatica....S.

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