Ieri ci ha lasciato una grande donna italiana. Una donna bellissima. Una di quelle rare donne, e rari esseri, che a dispetto della lunga lista di riconoscimenti, premi e lauree, riescono a farsi conoscere al meglio anche nelle poche parole utilizzate. Nei dieci aforismi riportati in calce, il Premio Nobel per la Medicina nel 1986, racconta, infatti, in maniera completa e concisa la sua straordinaria visione dell’Essere, dell’essere-al-mondo, dell’essere-donna, dell’essere-donna-capace-ed-impegnata, dell’essere valido-scienziato, dell’essere spirito-che-si-interroga e interpreta la vita non come una forma di lotta, un compito da assolvere, quanto piuttosto come un servizio da rendere. Agli altri. Aggiungere di più sarebbe inutile. Finanche indelicato.
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A cento anni ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
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A vent’anni volevo andare in Africa per curare la lebbra. Ci sono andata da vecchia, ma per curare l’analfabetismo, che è molto più grave della lebbra.
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A me nella vita è riuscito tutto facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso, come acqua sulle ali di un’anatra.
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Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà : io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.
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Geneticamente uomo e donna sono identici. Non lo sono dal punto di vista epigenetico, di formazione cioè, perché lo sviluppo della donna è stato volontariamente bloccato.
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Purtroppo buona parte del nostro comportamento è ancora guidata dal cervello arcaico. Tutte le grandi tragedie, la Shoah, le guerre, il nazismo, il razzismo – sono dovute alla prevalenza della componente emotiva su quella cognitiva. E il cervello arcaico è così abile da indurci a pensare che tutto questo sia controllato dal nostro pensiero, quando non è così.
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Ognuno può essere della religione che vuole: cristiana, musulmana… io sono della religione laica.
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Non esistono le razze, il cervello degli uomini è lo stesso. Esistono i razzisti. Bisogna vincerli con le armi della sapienza.
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Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.
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Nella ricerca scientifica né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine il compito intrapreso sono fattori essenziali per la riuscita e per la soddisfazione personale. Nell’uno e nell’altro contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà.
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A cura di Rina Brundu, 30 dicembre 2012, in Dublino.
Featured image Rita Levi Montalcini durante una lectio magistralis alla Scuola militare Nunziatella (1990). Fonte Wikipedia.
http://rinabrundu.com/2012/12/30/io-non-sono-il-corpo-io-sono-la-mente-ritratto-di-rita-levi-montalcini-1909-2012-in-dieci-aforismi/
Inviato il 01 gennaio a 09:29
Permettetemi un solo commento all'AFORISMA che recita: "Nella ricerca scientifica né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine il compito intrapreso sono fattori essenziali per la riuscita e per la soddisfazione personale. Nell’uno e nell’altro contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà". Io penso che nella ricerca scientifica rivoluzionaria gli occhi devono essere temuti aperti il più possibile, specialmente per localizzare e quantificare "le bestie feroci, i barbari, gli dei" che sicuramente vorrebbero annientarti se le tue ricerche non sono politicamente corrette. Se Rita Levi Montalcini anzicché "un" fattore neuronale di crescita, avesse scoperto con un fonendoscopio il Reale Rischio Congenito di Cancro, Dipendente dal Terreno Oncologico, sarebbe morta ben prima dei suoi 103 anni e senza essere eletta Senatrice a Vita. Questo è il mio parere, ovviamente, maturato da una lunghissima esperienza in un Paese in via di lento sviluppo