secondo te è possibile non vedere nè sentire una, due, più persone per anni (pochi in qualche caso, molti in qualche altro) e poi riprendere da dove si è lasciato senza avvertire tutto il periodo di distacco?
Anzi no, mi sono espressa male. E' possibile secondo te avere pienamente coscienza che c'è tutto un vissuto che non è stato condiviso ma che pian piano lo sarà tramite racconti, confidenze più o meno importanti, chiacchiere varie....e quindi non avvertire senso di estraneità ma senso di gioia, di ritrovata unità?Ok. Stai facendo fatica a seguirmi, immagino.Mettiamola così, allora: da fine febbraio ho ripreso i contatti con un buon numero di ex compagni di liceo. Loro si sono rivisti di persona in una serata in pizzeria a cui io non ero presente per cento e una difficoltà, ma subito dopo hanno creato un gruppo su whatsapp e hanno inserito anche me. Ed è da lì che ha preso il via una cosa bella.Una delle ex compagne di questo gruppo è rimasta costantemente in contatto con me da sempre, qualche altra l'ho vista e sentita per anni ma da un pò non c'era stata più occasione, qualcuno l'avevo incontrato per caso in giro negli anni scorsi, qualche altro (o altra) ancora non lo (la) vedevo all'incirca dalla fine della scuola.Insomma: ci siamo ritrovati.Ogni giorno grazie alla chat ci sentiamo, si sta cercando di organizzare altre occasioni per rivedersi tutti (perchè specie tra quelli che vivono nel capoluogo c'è modo di vedersi a due a due o a gruppetti anche solo per un caffè al volo).Loro, eccetto l'amica che ho frequentato e sentito sempre, non sapevano nulla dei miei monelli, delle loro problematiche. Ora lo sanno. E sanno quindi anche le difficoltà che ho nell'organizzarmi per uscite varie, per andare nei locali, specie col monello visto che la monella è tanto maturata per fortuna, al contrario del fratellino che ancora ci dà bel filo da torcere.E allora si sta pensando a incontri magari non solo in ristoranti o pizzerie, ma anche a casa di qualcuno che ha il giardino magari, adesso che le giornate si stanno allungando e il clima migliora. Così da favorire me e miei bimbi, con una maggiore libertà e gestibilità.E poi...mi hanno fatto felice.
Io adoro le soprese e tu lo sai perchè l'ho anche scritto espressamente nella lista de Le 100 cose che amo (vedi la numero 37).
Ebbene: sabato Santo, me ne sono ritrovata da un momento all'altro un bel gruppetto sotto casa (e poi dentro, ovviamente ;-) )
Con una tecnica di indagine fatta di domandine buttate lì su whatsapp si sono accertati che non uscissi quel pomeriggio, hanno recuperato il mio indirizzo, sono partiti dal capoluogo in 7 su due auto e sono arrivati da me :-)
Erano tre compagne (di cui una con il figlio undicenne) e due compagni (di cui uno con la moglie) e mi hanno fatto emozionare davvero!
Hanno portato dei bellissimi peluches-burattini ai miei bimbi e sono stati con noi per un paio di ore.
La monella ha legato un pò con tutti ma in particolare ha giocato con due delle ragazze, il monellino ha avuto come baby-sitter il figlio (adorabile) della mia compagna che lo ha fatto giocare con il suo cellulare.
Abbiamo chiacchierato e scherzato come se ci fossimo visti il giorno prima, poco ha importato se avevo i piatti sporchi nell'acquaio (e io ho un soggiorno-cucina, per cui...ops!) e se la macchinetta del caffè espresso si è bloccata dopo la prima tazzina e ho dovuto rispolverare (nel vero senso della parola!) la vecchia moka con risultato non proprio ottimale...
E' stato bello. Semplicemente.
Ora aspettiamo la prima domenica utile da trascorrere insieme anche con chi non è potuto venire a trovare me quel pomeriggio.
Con le rispettive famiglie, ovviamente. Tutti insieme.
Abbiamo tante cose, tanta vita ancora da raccontarci per recuperare il tempo perduto!
Intanto ci siamo ritrovati.