La testa della statua di Giulia, figlia di Augusto
In località Aranova, non lontano da Fiumicino, torna alla luce, in una monumentale villa romana riemersa a dicembre, un delicato ritratto femminile in marmo. L'acconciatura della testa in marmo conferma l'origine imperiale della testa e si fa già il nome, tra gli studiosi, della "scandalosa" Giulia, figlia di Augusto e moglie di AgrippaGiulia era la figlia che Augusto aveva avuto dalla sua prima moglie, Scribonia. Dell'identità del ritratto è sicura la Dottoressa Alfonsina RussoTagliente, della Soprintendenza per l'Etruria Meridionale, che ora sta studiando il reperto nei laboratori di restauro del Museo Etrusco di Villa Giulia. "Lo stile dell'acconciatura richiama modelli di personaggi illustri della famiglia Giulio Claudia. - Afferma la Soprintendente. - Sulla fronte due ciocche scendono in grandi onde morbide lungo le tempie, mentre sulla nuca i capelli appaiono in bande lisce divise da una riga in mezzo e raccolte in fitte trecce racchiuse in una crocchia bassa. Inoltre, una tenia, ossia un nastro a doppio giro intrecciato ai capelli, si annoda sul capo con un effetto diadema".
La testa è a grandezza natura ed era nascosta da una zolla di terra in un grande ambiente che veniva utilizzato come magazzino per conservare il cibo. La villa in cui è stata ritrovata la splendida testa è stata datata dagli archeologi ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.. La villa era sicuramente degna di un imperatore, con terrazze sulla collina e se sarà confermata la sua appartenenza imperiale, sarebbe la prima testimonianza del genere sul litorale.