Fotografia aerea della città di Magdala, sulle rive del Mare di Galilea
Sulla costa nordoccidentale del Mare di Galilea, nella valle di Ginosar, in Israele, è stata ritrovata una città di circa 2000 anni fa. Questa città potrebbe essere Dalmanùta (o Dalmanoutha), che nel Vangelo di Marco viene descritta come il luogo il cui Gesù ha operato la moltiplicazione dei pani e dei pesci.Gli archeologi, guidati dal Professor Ken Scuro, dell'Università Reading del Regno Unito, hanno stabilito che un'imbarcazione scoperta nel 1986 è sicuramente una delle barche utilizzate dai pescatori della città che, nei tempi antichi, doveva essere piuttosto prospera. Vi sono stati rinvenuti, infatti, dei vasi in vetro e delle anfore, pesi in pietra e resti degli accessi alle rive del Mare di Galilea. I resti architettonici suggeriscono che ebrei e pagani abbiano vissuto fianco a fianco nella comunità locale. I ricercatori, inoltre, hanno trovato un'altra città, poco distante, conosciuta con il nome di Magdala.
I campi che fiancheggiano la moderna di città di Migdal e la costa hanno restituito centinaia di pezzi in ceramica risalenti ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C., all'epoca dell'impero bizantino. Alcune ceramiche attestano con sicurezza la presenza ebraica nella città.
Alcuni dei reperti più importanti, tuttavia, sono stati ritrovati non tanto nella campagna di Migdal, quanto proprio in città. Sono stati ritrovati più di 40 conci in basalto in un solo giardino. Sono stati ritrovati anche frammenti di colonne e di capitelli in stile corinzio, nonché un altare pagano in pietra calcarea di colore grigio chiaro, utilizzato per un culto politeista.
Nell'Antico Testamento Dalmanùta è menzionata solo brevemente nel Vangelo di Marco. Qui, secondo l'Evangelista, Gesù, dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, salì su una barca con i suoi discepoli. Gli archeologi non sono del tutto sicuri che la città appena scoperta sia l'antica Dalmanùta, sebbene siano consapevoli della notevole ricchezza del luogo nel I secolo d.C.