I pantaloni scoperti in Cina e risalenti a più di 3000 anni fa
(Foto: M. Wagner/German Archaeological Institute)
Gli antichi pantaloni somigliano molto a quelli moderni e sono in lana. A fare la scoperta un team di archeologi dell'Istituto Archeologico tedesco di Berlino, guidati da Ulrike Bek e Mayke Wagner. La scoperta è stata fatta nel cimitero di Yanghai. Gli studiosi suggeriscono che l'invenzione dei pantaloni sia dovuta alla necessità di dare protezione fisica alle gambe e, nel contempo, libertà di movimento durante i lunghi spostamenti a cavallo. Sicuramente furono studiati per andare a cavallo. In precedenza europei ed asiatici avevano l'abitudine di indossare camici, abiti, tuniche o toghe oppure una combinazione di tre pezzi composti - come nel casto di Otzi - da un perizoma e due singoli gambali.
Sono più di 500 le tombe scavate, a partire dagli anni '70 del secolo scorso, nel bacino del Tarim. Il clima secco e le estati calde hanno contribuito a preservare i resti umani e gli abiti indossati. All'inizio delle ricerche la stessa squadra di archeologi che ha fatto questa sorprendente scoperta ha individuato un uomo vissuto circa 2600 anni fa, noto come l'uomo di Cherchen, che indossava dei pantaloni di colore bordeaux fatti, forse, in lana.
Del resto l'abitudine ad andare a cavallo è nata all'incirca tra i 4000 e i 3400 anni fa e l'invenzione dei pantaloni è di poco successiva, nelle regioni più umide a nord e ad ovest del bacino del Tarim. I resti degli uomini che indossavano questi antichissimi pantaloni, analizzati, hanno rivelato di appartenere ad individui di circa 40 anni di età. Uno dei due è stato seppellito con una briglia in pelle con delle decorazioni, un'ascia da battaglia e un bracciale di pelle per la protezione del braccio. Tra gli oggetti ritrovati accanto al secondo inumato vi sono una frusta, una coda di cavallo decorata ed una faretra.
Ogni paio di pantalone è stato messo insieme cucendo tre pezzi di stoffa di lana color marrone: un pezzo per ogni gamba ed un terzo elemento per il bacino. I pezzi di stoffa sono stati modellati su un telaio e includevano degli spacchi laterali, nastri per fissarli in vita e disegni sul tessuto che ricopriva le gambe.