Poche parole. Acini d’uva maturi nell’agosto che corre. Per procedere piano e guardarsi, per un poco, allo specchio.
Da Jean-Luc Bannalec, Natura morta in riva al mare (Piemme):
«Dupin prese un paio di appunti illeggibili: gli interessavano i rituali che la gente s’inventava. Nel corso della giornata, nel tempo libero. In nient’altro - ne era convinto - si rivelava più chiaramente l’essenza di una persona: era lì, che si cominciava a capirla» (p. 76).