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rituali balinesi

Creato il 27 maggio 2011 da Occhio Sulle Espressioni
rituali balinesiLeák
1981

Indonesia
regia: H. Tjut Djalil

soggetto: Putra Mada
sceneggiatura: Jimmy Atmaja

Per la fortuna di chi è alla ricerca dell'insolito, la produzione cinematografica non è emersa solo da Stati Uniti, Italia o soliti altri Paesi, ci sono altre zone del mondo che hanno fornito un valente contributo alla causa. Una nazione popolosa e ricca di tradizione come l'Indonesia non poteva esimersi, e la pellicola in questione tratta proprio di leggende del posto, precisamente dell'isola di Bali. Si tratta il "Leyak", figura mitologica composta da una testa fluttuante con organi vari pendenti, in costante ricerca di donne incinte cui rubare il bambino o il sangue di esso. Il film, tratto dal romanzo Leák Ngakak di tal Putra Mada, rende bene l'idea della cosa, grazie anche all'aroma esotico che si respira, ma la realizzazione globale è appena sufficiente, rientrante, secondo alcuni, nell'insieme del cosiddetto trash, indicazione poco precisa che qui sarà sempre osteggiata. L'insolito impianto può far apparire a noi occidentali ridicole alcune sequenze, e gli effetti ci mettono del loro, arrangiati alla meno peggio, però non distantissimi da quelli buffi presenti in centinaia di lavori dello stesso periodo, italiani compresi. Se la cavano, invece, il reparto make up e la fotografia, esperienza tecnica ve n'è, lo spazio nei campi è curato, e l'effetto migliore proviene dalle scene al buio.
Sopra le righe la maggior parte delle interpretazioni, la cosa è però lecita visto che si parla di allucinati riti di magia nera, dove l'invasamento è all'ordine del giorno.
La volontà di non rovinare la sorpresa ci porta a non svelare dettagli interessanti, che fanno l'opera almeno varia e non di certo noiosa.
Conosciuto anche con il titolo internazionale di Mystics in Bali.

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