Vittorio Matteucci, una lunghissima e onorata carriera nel mondo dello spettacolo e del musical in particolare. Ha contribuito al successo di una delle più importanti opere teatrali italiane degli anni Duemila: Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante, in cui interpretava Frollo. Ha poi fatto parte del cast di Tosca Amore Disperato di Lucio Dalla; di Dracula Opera Rock, versione PFM; de La Divina Commedia con musiche del M° Marco Frisina e, recentemente, ha vestito i panni del Conte Caputeli in Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo, produzione David Zard. Ora lo vedremo nel nuovo progetto della Compagnia Aspettando Broadway, Riunione di Compagnia, un geniale pretesto per fare musical.
Vittorio, come è nata la collaborazione con la Compagnia Aspettando Broadway di cui sei Direttore Artistico?
Come sempre! Ho programmato con Loretta un paio di stages con i suoi ragazzi e, visto che ci siamo reciprocamente trovati molto bene, abbiamo pensato ad una collaborazione continuativa che è sfociata nella scrittura e presto nella messa in scena di Riunione di Compagnia.
Tra pochi mesi la Compagnia debutterà a Roma con lo spettacolo Riunione di Campagnia, del quale tu sei autore e regista. Come è nata l’idea? Hai presto ispirazione da qualche situazione in particolare per la stesura del copione?
Mi sembra del tutto ovvio che ho una tale esperienza diretta dell’argomento “Riunione di Compagnia”, visto il numero enorme di riunione alle quali ho partecipato, che la semplice osservazione della realtà mi è più che sufficiente per la stesura di una drammaturgia direi più che credibile…ma questo lo giudicherà il pubblico.
Parlaci dello spettacolo. Cosa vedremo sul palco? Che caratteristiche avranno i personaggi?
Sul palco vedremo i ragazzi con le loro caratteristiche umane e professionali, a volte amplificate, a volte un po’ distorte ad arte, ma, in definitiva, abbastanza veritiere e aderenti alla loro realtà… è come se lo spettatore potesse sbirciare dal buco della serratura e assistere così, indisturbato, ad un privatissimo ed esclusivo “rito” del teatro, appunto quello della “riunione di compagnia”.
Ci puoi dare anche qualche anticipazione sulle musiche che ascolteremo? Come saranno inserite nello spettacolo?
Non voglio anticipare troppo, comunque le musiche rappresenteranno di volta in volta gli amori e le passioni di chi le canterà. Andremo dal Fantasma a Jesus Christ senza soluzione di continuità con un ritmo incalzante ed emozionante… già… l’emozione… non c’è stata volta che durante le prove dello spettacolo qua e là non mi sia commosso per le vicende umane dei giovani protagonisti. Spero (ma ho fiducia) che anche il pubblico la viva così.
Tu, Brunella Platania [leggi la sua intervista] e Marcello Sindici siete co-direttori. Come vi trovate a lavorare con ragazzi molto giovani? C’è qualcuno che si è già fatto notare in maniera particolare?
Beh… se vuoi formare gli attori del futuro non puoi che lavorare con i giovanissimi. I ragazzi sono tutti bellissimi, ognuno a suo modo. Ho i miei preferiti, ma non lo dirò neppure sotto tortura!!!
Parliamo di un’altra tua collaborazione: Georgie il musical. Sappiamo che si tratta di una partecipazione straordinaria. Come è nata questa collaborazione così speciale? Come sei diventato il Duca Dangering che possiamo ascoltare nel CD?
Sono stati proprio Marcello e Brunella a coinvolgermi; di solito succede proprio così: un amico telefona, un altro risponde. Quello del Duca è un gran bel personaggio e spero che questo spettacolo possa raccogliere presto gli adeguati finanziamenti per la giusta messa in scena.
Abbiamo già detto delle tue illustri partecipazioni a spettacoli di importanza nazionale. Ma c’è uno spettacolo in cui ti piacerebbe recitare o uno che avresti voluto scrivere?
Non saprei… come in parecchi sanno ho un amore particolare per il personaggio di Cyrano. Mi piacerebbe misurarmi con la prosa pura; per una volta non cantare, recitare e basta!
Che augurio e che consiglio ti senti di dare ai “tuoi” ragazzi di Aspettando Broadway in un periodo in cui, lo sappiamo, il teatro è in grande difficoltà?
Ai ragazzi auguro semplicemente che abbiano la possibilità di coltivare, professionalmente o amatorialmente, questo non conta, la propria passione; di dar voce ai propri sogni; di conservare con cura il bambino che abita in ognuno di loro; di non abbandonare mai un percorso culturale, umano e sociale unico e meraviglioso: appunto, il TEATRO!
Sito web dell’artista: www.vittoriomatteucci.com