David Herbert Lawrence scrisse questa lirica nell’estate del 1912 e la unì ad altre composizioni nella raccolta "The Collected Poems" (1928). Nell’aprile di quell’anno aveva conosciuto Frieda von Richtofen, moglie di un suo ex insegnante all’Università di Nottingham. I due si erano innamorati, Frieda aveva lasciato marito e figli, e David era partito con lei alla volta di Germania e Italia. In giugno e luglio la coppia di giovani amanti si fermò a Icking, lungo la valle dell’Isar, in Baviera. A questo soggiorno si riferisce la poesia, la quale porta in calce l’indicazione Kloster Schaeftlarn, un monastero benedettino che sorge in mezzo ai boschi. La lessi ai tempi del Liceo, sul mitico "Il Materiale e l’Immaginario", rimanendo sconvolto dalla potenza erotica degli ultimi versi: “Nessuno ci conosce, bisbigliammo. / Sia dunque fatta la volontà del serpente / qui in queste paludi gracidanti”. Lawrence introduce l’immagine biblica del serpente tentatore trasformando il paesaggio bavarese in un Eden sensuale, gli amanti in Adamo ed Eva, la loro passione trasgressiva in un atto archetipico.
BY the Isar, in the twilight
We were wandering and singing,
By the Isar, in the evening
We climbed the huntsman's ladder and sat swinging
In the fir-tree overlooking the marshes,
While river met with river, and the ringing
Of their pale-green glacier water filled the evening.
By the Isar, in the twilight
We found the dark wild roses
Hanging red at the river; and simmering
Frogs were singing, and over the river closes
Was savour of ice and of roses; and glimmering
Fear was abroad. We whispered: "No one knows us.
Let it be as the snake disposes
Here in this simmering marsh."