Ha vinto Grillo, sul piano nazionale.
Ma la partita ora si fa delicatissima.
Ci sono due soliti noti che non si filano, chi più chi meno; e c’è il terzo incomodo, che vuole fare e farsi avanti, senza scendere a patti.
Ma si sa che in parlamento i patti si devono fare, e ci vuole una maggioranza.
Riusciranno questi tre ibridi a fare in qualche modo squadra?
Riuscirà a vincere il buonsenso ed il senso di responsabilità?
Saranno i tanti grillini capaci di interpretare il bisogno reale del paese coniugandolo con gli strumenti del mestiere?
Forse lo sapranno fare meglio di quanto non abbiano saputo concludere e produrre i grandi mestieranti, ma con i forse non si salva l’economia.
E si parla di economia vera e non di fanta finanza.
Certo, alla peggio si tornerà a votare di nuovo, ma non per ripetere la stessa situazione
( e questo gli italiani lo dovrebbero capire).
E cosa sarà accaduto nel frattempo dentro le maglie già molto pericolanti del nostro paese?
Come si può concludere, le domande sono tantissime e le certezze inesistenti.
Non mi resta che augurare ai distruttori del sistema di essere capaci di costruire dopo che hanno saputo sfasciare.
Dovrei dire, dopo che abbiamo saputo sfasciare, visto che uno su tre abbiamo votato Grillo e quello che rappresenta.
Largo ai lavori, dunque.
Del resto, Mai dire mai.
L’importante è adesso essere seri, perchè non è più tempo di facile comicità…
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