In aereo come in autobus o in corriera. Si viaggia in piedi, senza bagaglio e senza la possibilità di fare la pipì (almeno gratis): se ti scappa, devi resistere fino all´arrivo o pagare per usufruire della toilet. Queste saranno le regole, dall´anno prossimo, sui voli della Ryanair.
Michael O´Leary, vulcanico e provocatorio presidente della compagnia a basso costo più grande d´Europa, le ha annunciate in una conferenza stampa, spiegando che le proposte circolate nei mesi scorsi non erano uno scherzo, lui parla sempre seriamente. Dal 2011, sui voli a corto raggio della compagnia irlandese verranno installati una cinquantina di posti in piedi, nel retro dell´aereo. Per dare più spazio a questo gruppo di passeggeri saranno tolte le due toilet posteriori. Ma non preoccupatevi ne resterà una nella parte anteriore del velivolo. Per evitare che davanti a questa si crei una lunga coda, la Ryanair costringerà i passeggeri a pagare per utilizzarla: una moneta da una sterlina andrà depositata in un´apposita fessura per far scattare la serratura e potere andare così al gabinetto.
Il biglietto in piedi costerà all´incirca 5 sterline per un viaggio di sola andata tasse escluse.
Naturalmente la rivoluzione dei posti in piedi potrebbe non avere mai inizio infatti la Civil Aviation Authority, l´agenzia che regolamenta l´aviazione civile, ha già messo in dubbio che il provvedimento sia legale.
«Le norme dicono che bisogna mettere una seat-belt, una cintura legata al sedile, durante decollo e atterraggio, dal che sembra implicito che debba esserci un sedile», fa notare un portavoce della CAA. Ma Ryanair è fiducioso che, prima o poi, sarà lui ad averla vinta. Non si è ancora spinto a chiedere che i passeggeri si improvvisino hostess, steward o co-piloti (tanto a guidare l´aereo ci pensa quello automatico), ma in futuro, chi lo sa.
E poi non dite che noi di GlobeTrotter non ve lo avevamo detto (Ryanair tassa la pipì Ryanair Fat-Tax, la tassa supplementare per gli obesi)
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