Rivoluzioni colorate e “cambio di regime”: i tentativi di Washington per destabilizzare la Bielorussia

Creato il 29 luglio 2011 da Coriintempesta

Il 29 e 30 giugno, il Segretario di Stato Hillary Clinton era a Vilnius, in Lituania, per partecipare ad un incontro della " Community of Democracies " e per visitare uno dei tanti internazionali "campi tech." finanziati dagli Usa. Questi campi ospitano gli attivisti della " società civile" (l'opposizione) delle varie nazioni i cui governi non sono graditi dagli Stati Uniti e insegnano loro le capacità organizzative di internet e dei vari social network per essere in seguito utilizzate per promuovere, con le parole ufficiali, la " transizione democratica ", o più correttamente, le rivoluzioni colorate e il cambio di regime. Secondo AP, "gran parte della giornata di apertura di questi incontri affronta le nuove meccaniche della protesta, come i social network." Durante la sua visita, la Clinton ha affermato che "gli Stati Uniti hanno investito 50 milioni di dollari per sostenere la libertà di Internet e abbiamo addestrato oltre 5.000 attivisti in tutto il mondo." Questo è, ovviamente, in aggiunta ai centinaia di milioni che gli Stati Uniti spendono in altri modi per tentare di destabilizzare i suoi nemici e forzare le " transizioni democratiche.

La scelta di Vilnius non è un caso: si trova a 30 chilometri dal confine bielorusso. Questo campo tecnologico ospita 85 attivisti della regione, "principalmente dalla Bielorussia". La Bielorussia è attualmente presa di mira da un' azione concertata diretta verso una rivoluzione arancione, finanziata e controllata a distanza dall'Occidente. Allo stesso tempo, il paese viene sottoposto a pressioni relativamente nuove da est: alcuni elementi russi hanno evidentemente deciso che la Bielorussia e le sue proficue imprese statali dovrebbero appartenere a loro, e contribuiscono a loro modo allo sforzo per destabilizzare il governo.

Sono appena tornato a Parigi da un secondo viaggio in Bielorussia. I media occidentali ritrasmettono fedelmente la mostruosa immagine della Bielorussia che i nostri governi vogliono trasmettere, e così mi piacerebbe riferire sulla situazione di questo paese poco conosciuto e incoraggiare gli altri a visitarlo per sperimentare da soli la cultura, l' economia, l' ospitalità e il carattere bielorusso. Ho partecipato ad una conferenza internazionale sulla resistenza al nazifascismo a Brest, il 22 giugno, nel 70 ° anniversario dell'invasione nazista dell'Unione Sovietica. In un paese che ha perso tra un terzo e un quarto della sua popolazione durante la guerra, il ricordo delle devastazioni degli attacchi stranieri e l'eroismo di coloro che resistettero è molto forte e vivo. Situata pericolosamente tra l' Europa e la Russia, completamente pianeggiante e avendo a diposizione poche risorse naturali, la Bielorussia ha lottato duramente per costruire un riuscito Stato indipendente. E ora non è incline a perdere la sua sovranità.

Gli Stati Uniti e gli altri paesi occidentali stanno attaccando il governo del presidente Alexander Lukashenko sin da quando si è rifiutato di seguire il cammino degli altri paesi ex sovietici nel 1990, che hanno svenduto le industrie statali agli oligarchi, distrutto il sistema di protezione sociale e permesso al cleptocratico capitalismo mafioso di prendere il sopravvento. Sotto Lukashenko, la Bielorussia si è gradualmente sviluppata in una forte economia di mercato socialmente orientata, con il più alto tasso di crescita nella CSI anche durante le correnti turbolenze finanziarie (in base al CIS Interstate Statistical Committee, tra gennaio e aprile 2011 l'industria bielorussa è cresciuta del 12,9% su base annua), pur continuando a mantenere gratuita la sua assistenza sanitaria, tutela del lavoro, servizi sociali, programmi di pensionamento, bassa disoccupazione, alloggi e servizi finanziati dalla Stato ed un elevato livello di istruzione. Questa è una delle ragioni per cui il paese è naturalmente sotto il fuoco dell' Occidente, i cui governi in bancarotta stanno, in maniera ossessiva, ripetendo ai loro cittadini che "non esiste alternativa": dobbiamo ridurre drasticamente o affossare le pensioni e gli altri programmi sociali, licenziare gli impiegati statali , flessibilizzare la forza lavoro, privatizzare l'istruzione, la sanità, le infrastrutture e tutto il possibile, ecc ecc.. Situata proprio accanto all'Europa in crisi, la Bielorussia è più che una spina nel suo fianco, è la prova certa che la propaganda neoliberale degli europei e degli americani sono solo bugie.

Questo sembra essere uno dei motivi per cui gli attacchi contro il modello economico bielorusso e il suo governo hanno recentemente avuto un impulso maggiore. La sua economia è una sacca isolata di produzione orientata all'esportazione accanto alle economie occidentali di consumo. La Bielorussia era la zona più industrializzata dell'Unione Sovietica, producendo macchine, petrolio e prodotti chimici per l'intera sfera sovietica e ricevendo energia e materie prime dall' Oriente. Il 75% dell'economia riguarda l'esportazione, l'80% è di produzione statale e ci sono molti partenariati pubblici-privati. Le piccole imprese sono principalmente private. Il paese ha recentemente beneficiato di una buona dose di investimenti stranieri, per esempio dalla Cina, che ha investito in progetti infrastrutturali e con la quale la Bielorussia ha un unico programma commerciale di credit - swap. Il PIL è cresciuto del 7,6% nel 2010. I segnali di crescita si vedono ovunque, molto più ora che durante la mia prima visita al paese di due anni fa, e lo skyline di Minsk è disseminato di gru.

La prima impressione che uno ha della Bielorussia è di quanto sia pulita - per strada non trovi neanche un mozzicone di sigaretta - mentre la seconda è l'immenso numero di alberi e parchi nelle città. (La terza potrebbe essere le auto moderne, i telefoni cellulari e il cosmopolita way of life dei suoi cittadini). La cucina bielorussa è sana e gustosa, i prodotti agricoli sono locali, senza troppo uso di roba chimica e poco costosi. Il sistema di distribuzione del cibo non è parassitato dagli avidi grandi distributori privati. I pomodori sono davvero rossi all'interno e hanno un sapore reale di pomodoro, non biancastri e insapore, come in Occidente.

Il Coefficiente di Gini del paese, che misura l'uguaglianza di reddito, è eccellente (29,7, molto meglio rispetto alla Francia o gli Stati Uniti, o dei suoi vicini di casa della Russia e della Polonia). Il Paese sta attirando immigrati provenienti dagli altri Stati della CSI in fuga dalla corruzione, la criminalità e la droga verso un paese,la Bielorussia, con poco criminalità , bassa disoccupazione, servizi sociali, strade pulite e città verdi.

Queste sono alcune delle ragioni per cui il governo del presidente Lukashenko è veramente popolare tra la maggior parte dei bielorussi, i quali naturalmente confrontano lo sviluppo della loro società in 20 anni con quello dei loro vicini. Ed è proprio questa popolarità che rappresenta un problema per l'Occidente e la sua voglia di un "democratico" cambiamento di regime.

I governi occidentali sostengono che le elezioni presidenziali del 19 dicembre siano state caratterizzate da brogli ed usano questo per giustificare i loro recenti attacchi. Ho parlato con un certo numero di osservatori internazionali di quella elezione che affermano di non aver visto alcuna frode o irregolarità e gli exit- poll hanno confermato che la maggior parte dei bielorussi ha votato per rieleggere il presidente Lukashenko. Uno di questi rapporti può essere letto qui. Gli osservatori della CSI hanno riferito di aver assistito ad una regolare elezione,mentre l'OSCE, prevedibilmente, ha dichiarato il contrario. La copertura selettiva di queste elezioni nei media occidentali è stupefacente, e per comprendere gli eventi consiglio la visione di questo breve documentario: " Ploshcha: Beating Glass with Iron ".

Circa un mese prima delle elezioni, i maggiori candidati dell'opposizione hanno passato più tempo ad invitare i loro sostenitori a protestare nella piazza centrale di Minsk la sera delle elezioni, che a fare la loro campagna elettorale in modo normale, delineando le loro politiche e invitando le persone al voto. La sera delle elezioni, verso le 7:00, prima della chiusura dei seggi elettorali e ben prima dell' annuncio dei risultati, i gruppi dell' opposizione si erano radunati nella Piazza Ottobre a Minsk, il tradizionale luogo dove si svolgono le dimostrazioni, sventolando la bandiera blu europea e l' ex bandiera bielorussa rossa e bianca, simbolo dell'opposizione. I candidati presidenziali hanno poi invitato i loro sostenitori a dirigersi verso il palazzo del governo centrale e "chiedere loro di liberare gli uffici", radunando a Piazza dell' Indipendenza, proprio di fronte al Parlamento, una folla di circa 7.000 persone. Va comunque detto che questi, su 1,3 milioni di elettori a Minsk, sono un piccolo numero. I candidati dell'opposizione hanno fatto sapere di contestare i risultati elettorali e hanno annunciato di formare un nuovo governo, il "governo di salvataggio", leggendo un comunicato stampa, chiaramente preparato in anticipo, prima ancora dell' annuncio dei risultati. La polizia non ha interferito con la manifestazione fino a quando un folto gruppo di persone ben preparate ha cercato di entrare con la forza nell'edificio del Parlamento, con aste metalliche e pale. Poteva andare peggio: nelle settimane prima delle elezioni, le autorità di frontiera bielorusse avevano sequestrato una serie di carichi di aste metalliche, granate, coltelli, pistole ed esplosivi. La polizia è intervenuta e ha impedito quello che era chiaramente un tentativo di colpo di Stato, seguendo lo schema utilizzato nella "rivoluzione dei tulipani" in Kirghizistan nel 2005. I rappresentanti dell'opposizione hanno in seguito affermato che l'attacco al Parlamento era stato fatto da provocatori del governo, ma molte delle persone arrestate e / o filmate mentre cercavano di entrare nel Parlamento sono state identificate come aventi rapporti con i vari gruppi dell' opposizione.

L'obiettivo era apparentemente duplice: prendere il potere occupando gli edifici o almeno ottenere filmati degli scontri tra la polizia e i manifestanti, preferibilmente con parecchio sangue da mostrare. Anche se non ci sono stati feriti gravi, il secondo obiettivo è stato raggiunto in quanto ormai i governi ed i media occidentali parlavano già della "violenta repressione" di una manifestazione dell'opposizione, e accusavano il governo di violare i diritti umani. L'ipocrisia dell'Occidente, che (con la Russia) pagò per le campagne di gran parte dell'opposizione bielorussa, e di chi cerca di favorire una transizione "democratica" rovesciando violentemente un processo elettorale democratico, è straordinaria. Come molti ben sanno, gli Stati Uniti non si trovano di certo nella posizione per poter dar lezioni riguardo i diritti umani. Ho sperimentato direttamente il modo in cui la polizia degli Stati Uniti protegge i diritti umani dei manifestanti non violenti, ad esempio il 16 aprile 2000 davanti al palazzo del Tesoro a Washington, quando poliziotti anti - sommossa hanno violentemente disperso un gruppo di attivisti nonviolenti seduti in strada che protestavano contro le politiche della Banca Mondiale e del FMI. Un giovane vicino a me che non è riuscito a fuggire abbastanza velocemente ha avuto 3 costole rotte dal manganello di un poliziotto. A quanto pare, la polizia bielorussa, visto quello che stava succedendo, si è molto contenuta. Le persone ancora in carcere dopo gli eventi del 19 dicembre, tra cui 3 ex-candidati, sono stati condannati per partecipazione o istigazione della rivolta. Immaginate la reazione se un simile evento avesse avuto luogo davanti al Campidoglio.

Molti degli ex-candidati presidenziali (erano 10 candidati in tutto) hanno ben documentati rapporti con l'Occidente, il che non è sorprendente dato i milioni che gli Stati Uniti e l' Europa spendono per la "transizione democratica" nel Paese. Essi richiedono generalmente la privatizzazione delle imprese statali, la liberalizzazione dell'economia e l'adesione alla NATO. Un certo numero queste persone ha trascorso parecchio tempo a studiare il cambiamento di regime al George C. Marshall Center European Center for Security Studies in Germania, un partneriato tra i militari americani (US European Command) e il governo tedesco, che, secondo l'ambasciata Usa a Minsk , ospita 25 bielorussi all'anno. A partire dal 2001, gli Stati Uniti hanno emanato una serie di Belarus Democracy Acts , applicando sanzioni economiche, liste nere dei visti e il congelamento dei beni di persone e aziende collegate al Governo e fornendo decine di milioni di dollari l'anno per la promozione della"democrazia". Nel mese di febbraio di quest'anno, citando le recenti elezioni, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato un aumento della sua "assistenza alla democrazia" per la società civile bielorussa del 30%, a 15 milioni di dollari l'anno. Nel 2009 il National Endowment for Democracy ha dato 2,7 milioni di dollari per finanziare i media "indipendenti" bielorussi, la società civile (promuovendo "idee e valori democratici ... e l'economia di mercato"), varie ONG e gruppi politici. Un cable di Wikileaks (VILNIUS 000732, datato 12 giugno 2005) ha confermato il contrabbando di denaro in Bielorussia da parte dei contractors dell' USAID, anche se una tale prova è quasi superflua. Sempre a febbraio, l'UE, i singoli paesi europei, il Canada e gli Stati Uniti hanno messo insieme una "bottino di guerra" di € 87.000.000 mirando al cambiamento di regime in Bielorussia. Con così tanto denaro da offrire a chiunque voglia un lavoro come attivista, non è difficile trovare acquirenti. Ai giovani che incontrano difficoltà viene offerta istruzione gratuita in Occidente. Ci sono prove che molti di coloro che partecipavano agli scontri della notte del 19 dicembre sono stati pagati per la loro partecipazione, da elementi sia occidentali o russi.

L'Occidente non è l'unica fonte di finanziamento, né di pressione interventista. Uno dei più importanti ex-candidati è stato finanziato dai russi. Mentre la pressione occidentale è qualcosa di conosciuto in Bielorussia, i tentativi russi di destabilizzazione sono relativamente nuovi. Gli oligarchi russi hanno adocchiato le redditizie imprese dello stato bielorusso, e poichè il governo ha storicamente rifiutato di venderle loro, la cleptocrazia russa ha iniziato a tentare di rovesciare Lukashenko. I media russi hanno iniziato una campagna congiunta contro il governo bielorusso, mandando in onda documentari favorevoli all' opposizione e indulgendo in sbavature e disinformazione. Gli operatori russi ora si stanno facendo strada, un mio amico bielorusso mi ha sottolineato le costose auto con i vetri oscurati sull'autostrada Minsk-Mosca che si dirigono verso la capitale bielorussa. I prezzi del petrolio russo sono aumentati notevolmente - il 30% a gennaio - e il prezzo del gas importato dalla Russia è quadruplicato in quattro anni. Anche se l'economia si è diversificata dopo l'indipendenza, essa fa ancora affidamento sull' importazione dell' energia e delle materie prime. L'impennata dei prezzi proprio di energia e materie prime ha avuto un impatto duro in Bielorussia, dove il costo dell'energia ora costituisce 78 centesimi di ogni dollaro dei beni prodotti. I prezzi elevati delle materie prime spiegano il deficit commerciale nonostante la forte crescita industriale e delle esportazioni.

Nel gennaio di quest'anno, mentre i russi aumentavano fortemente i prezzi del petrolio, la Bielorussia è stata sottoposto ad un grande attacco speculativo sulla sua valuta. I russi controllano il 37% del settore bancario del paese e, in accordo con gli analisti di Minsk, all'inizio di questo anno le banche russe hanno iniziato a vendere i loro rubli bielorussi. Nel mese di gennaio è stata acquistata, con rubli bielorussi, una quantità 50 volte maggiore di valuta straniera rispetto a dicembre, e la musica non è cambiata nei mesi di febbraio e marzo. Questo ha scatenato l'effetto desiderato: l'inflazione al 33% nella prima metà dell'anno, panico generale e una corsa agli sportelli dove la gente ha cercato di convertire i propri rubli bielorussi in dollari o in oro. La banca centrale fu costretta a svalutare il rublo bielorusso del 36%, anche se non ha stampato moneta, al contrario di quello che riportano alcuni media. Gli attacchi speculativi non sono stati affrontati nei notiziari; Ria Novosti, ad esempio, ha spesso affermato che "il rublo bielorusso è crollato nei primi cinque mesi dell'anno come risultato di un deficit commerciale di grandi dimensioni, dei generosi aumenti salariali e prestiti concessi dal governo in vista delle elezioni presidenziali del dicembre 201, i quali hanno stimolato una forte domanda di valuta estera. " Ma il deficit commerciale non è una novità e non dovrebbe accendere un crollo di valuta, mentre gli aumenti salariali o i finanziamenti non dovrebbero logicamente provocare una domanda di valuta estera.

Secondo i residenti di Minsk, il problema principale di questa primavera non è stata una mancanza di prodotti sugli scaffali, come si legge in Occidente, ma l'aumento dei prezzi, la carenza di valuta estera e la tesaurizzazione, che ha in qualche modo interrotto la catena di fornitura. Quando ero lì a metà-fine giugno, gli scaffali erano ben forniti, i negozi ed i mercati erano pieni di clienti e non c'erano file alle pompe di benzina, al contrario di ciò che i media occidentali hanno raccontato. L'inflazione ora sembra si stia stabilizzando. Le proteste al confine occidentale con i commercianti transfrontalieri sono state ampiamente documentate dai media occidentali, sempre alla ricerca di segni di inquietudine, ma difficilmente raccontano che il traffico di prodotti bielorussi a basso costo e la benzina per la vendita con profitto in Occidente è una pratica dannosa per l'economia bielorussa, in particolare modo nel contesto delle attuali difficoltà economiche. È per questo che il governo ha recentemente limitato i valichi di frontiera ad una volta ogni 5 giorni (in precedenza i commercianti andavano spesso 5 volte al giorno) e limitato che i prodotti possano essere esportati singolarmente. La scarsità di valuta estera spiega il ritardo nel pagamento delle fatture al fornitore di energia elettrica russo (che richiede il pagamento in dollari), spingendo di recente a fermare temporaneamente la fornitura di energia in Bielorussia un certo numero di volte . Questo, riportato ampiamente dalla stampa internazionale, è più abbaiare che mordere, dato che la Russia fornisce solamente il 12% circa dell' elettricità e non ci sono stati blackout.

A causa della spirale del rublo bielorusso, il governo ha dovuto ricorrere a prestiti esteri. Ha fatto appello al FMI per un prestito di $ 8 miliardi,anche se il FMI ha risposto il 13 giugno che un prestito sarebbe stato collegato agli usuali programmi di aggiustamento strutturale, privatizzazioni, un congelamento dei salari, ecc .ecc. Il FMI ha esortato il governo di non aver ancora emanato condizioni simili che erano state impostate con l'ultimo prestito ricevuto nel 2009 durante la crisi finanziaria mondiale; ad esempio, è stata creato un ente governativo per supervisionare le privatizzazioni ma alla fine le privatizzazioni non sono state fatte. D'altra parte, è stato raramente riportato che il FMI ha anche salutato i provvedimenti da parte del governo per concludere la crisi finanziaria del paese, ad esempio aumentando i tassi d'interesse e il sostegno dei disoccupati e poveri.

Se il paese otterrà un prestito dal FMI o no, il tradizionale rifiuto di privatizzare sta volgendo al termine, dal momento che al paese è stato concesso un prestito d'emergenza di 3 miliardi dollari di dalla Comunità economica eurasiatica, controllata dai russi, che aveva anche condizioni allegate per la privatizzazione di 7,5 miliardi dollari di imprese statali in 3 anni. Questo è parte di quello verso cui gli oligarchi russi si stanno muovendo. La prima erogazione di tale prestito, $ 800 milioni, è stata rilasciata il 21 giugno, mettendo fine ai problemi finanziari immediati. Tuttavia, i russi non potrebbero ottenere sempre le vantaggiose offerte che avevano voluto, né saranno necessariamente i beneficiari delle privatizzazioni. Le vendite effettive e le IPO sono in trattativa, e il presidente Lukashenko è stato molto chiaro sul fatto che, per legge bielorussa, le privatizzazioni di imprese pubbliche devono seguire rigide condizioni. Il 17 giugno, ha affermato, "Le condizioni sono state esplicitate: la società dovrebbe svilupparsi, non dovrebbe essere chiusa,le paghe dei lavoratori dovrebbero aumentare ogni anno, devono essere protetti socialmente e, soprattutto, la società dovrebbe essere modernizzata . Cioè, se venite a comprare, dovreste investire nel suo sviluppo. " Il 30 giugno, il Venezuela, con il quale la Bielorussia ha stretti legami economici e diplomatici (tra gli altri accordi, il Venezuela ha fornito petrolio per la Bielorussia), ha annunciato il suo interesse ad acquisire partecipazioni in società di stato bielorusso. Gli analisti a Minsk dicono che il paese si sta orientando lontano dalla Russia e verso la Cina. E' in preparazione una offerta sulle borse estere di una quota di minoranza della enorme società dello stato che lavora potassio e fertilizzanti, la Belaruskali, e il gasdotto nazionale sarà molto probabilmente venduto a Gazprom. Altre imprese statali sono al blocco, e il futuro è ignoto, ma il Presidente Lukashenko ha recentemente dichiarato che "vorrei darvi garanzie che non accetteremo esperimenti rischiosi o un abbassamento inaccettabile degli standard di vita. Continueremo l'attuazione di un modello economico bielorusso, che è risultato essere stabile in circostanze varie e complesse per oltre 15 anni".

L'economia sembra mostrare ora segni di stabilizzazione. Nonostante i recenti problemi finanziari, il debito della Bielorussia rimane ad un livello straordinariamente basso: compreso il recente prestito, il debito pubblico non supererà il 45% del PIL, sia il debito pubblico nazionale che estero. Il tetto del debito estero è del 25% del PIL. Il governo ha segnalato un leggero avanzo commerciale di 116 milioni dollari a maggio, apparentemente a causa delle restrizioni all'importazione promulgate questa primavera. Il ministero delle finanze ha di recente abbassato le previsioni di crescita 2011 del PIL al 4,5% mentre la Banca Mondiale al 2,5%; addirittura al 2,5%, l'economia è chiaramente resistente. La Banca Mondiale ha aggiunto che il modello economico della Bielorussia non è praticabile, ma piuttosto dovrebbe essere più interessata al modello statunitense di credito basato sui consumi e con un debito estero alle stelle.

Nel mese di giugno, in coincidenza con questi problemi finanziari, i governi occidentali sono tornati all'attacco, quasi per approfittarsi di questo momento, con lo scopo di destabilizzare il governo bielorusso. Il 14 giugno, il presidente Obama ha rinnovato e rafforzato le sanzioni statunitensi contro il paese, dichiarando una "emergenza nazionale" (non per gli Stati Uniti , ma per la Bielorussia) e citando, incredibilmente, che la Bielorussia costituisce "una inusuale e straordinaria minaccia alla sicurezza nazionale e politica estera degli Stati Uniti ". L' unica cosa su cui può aver ragione è semplicemente il fatto che il successo del modello economico bielorusso costituisce una minaccia al dogma neoliberista. E 'anche possibile che per Obama il paese rappresenti una "minaccia" per la politica estera degli Stati Uniti in quanto si trova accanto alla Russia, e può essere catturato nelle crescenti tensioni tra Stati Uniti e russi sulla NATO e lo scudo missilistico. Se gli Stati Uniti riuscissero a installare un governo fantoccio in Bielorussia, sarebbe un grande passo in avanti nel tentativo di circondare la Russia, che ha stretti legami militari con la Bielorussia e il cui scudo missilistico si trova proprio lì.

Sia come sia, le sanzioni provengono da tutti i fronti. Il 17 giugno il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha votato per condannare le "violazioni dei diritti umani" in seguito alla recenti elezioni presidenziali. Il 20 giugno, l'Unione europea a sua volta rinforzato le sanzioni contro la Bielorussia, aggiungendo aziende e nomi alla lista nera (il governo bielorusso ha dichiarato la sua intenzione di citare in giudizio gli iniziatori delle sanzioni), e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha riorientato le sue attività di finanziamento lontano dal governo e verso la "società civile".

E la "società civile" non ha perso l'opportunità fornita dai campi tech USA e dai recenti problemi finanziari. Dall'inizio di giugno, si è registrato un nuovo movimento da parte dei vari gruppi di opposizione in Bielorussia, che si fa chiamare "rivoluzione attraverso i social network." Hanno organizzato tramite internet o da twitter le loro manifestazioni settimanali nelle vie centrali, dove i partecipanti battono le mani, senza striscioni o canti. Dopo le violenze del 19 dicembre, le proteste sono state vietate nella zona centrale di Minsk, anche se sono ammesse in alcune altre zone della città. Qualunque cosa si pensi di questo divieto, è chiaro che queste proteste provengono dagli stessi filo-occidentali e ben finanziati gruppi, con un nuovo volto high-tech. Ascoltando i media occidentali, le proteste sono state represse violentemente e i manifestanti sono stati arbitrariamente arrestati. Secondo le autorità bielorusse, i partecipanti sono stati arrestati per aver oltraggiato gli agenti. Io purtroppo non ho avuto la possibilità di vedere le manifestazioni mentre ero in Bielorussia, e, personalmente, non posso fare un rapporto più dettagliato. Parecchi video delle manifestazioni sono disponibili sul web e non ho notato nessuna violenza , non ci sono manganelli alzati e non c'è sangue. Si possono vedere i manifestanti essere arrestati, ma non ci sono le immagini precedenti gli arresti. Se ci fossero state pesanti violenze da parte della polizia, potete star certi che quelle immagini avrebbero fatto il giro del web. Naturalmente, il governo dovrebbe rendere disponibili le immagini che mostrino che si tratta effettivamente di partecipanti violenti quelli che vengono arrestati, dal momento che gli arresti fanno solo il gioco dei manifestanti e danno ai governi occidentali maggior foraggio per imporre le loro sanzioni. Il numero dei partecipanti non è chiaro dal video, i quali sono generalmente inquadrati da vicino.

Ho parlato con la gente, compresi i giovani, riguardo le proteste. Un giovane, quando seppe che ero dagli Stati Uniti, mi disse: "Flashmob! Divertente!, mostrandomi i pollici in su. Per lui, era chiaramente più un divertente incontro pubblico che una vera e propria dichiarazione politica. Un altro giovane mi ha detto, "Quando ho letto i media occidentali, mi sono chiesto se era il mio paese. Sono in una zona di guerra?". Ciò che è chiaro nei video è che la folla è benestante. I partecipanti bielorussi ai campo tecnologici della Clinton, secondo AP, hanno "descritto l'opposizione attiva come in gran parte limitata agli studenti e ai cittadini istruiti. Il movimento necessita del sostegno della classe operaia, riferiscono gli attivisti". Chiaramente, la classe operaia bielorussa ha le proprie ragioni per non sostenere questi movimenti: sono generalmente soddisfatti con le politiche del presidente Lukashenko. Se i movimenti sono limitati all' élite filo-occidentale, agli operatori finanziari occidentali o russi, e ai giovani che desiderano fare una festa nelle strade, allora non avranno futuro, indipendentemente da quanti milioni gli Stati Uniti e gli altri gli riversano addosso.

Il 6 luglio, gli Usa hanno rinnovato il Belarus Democracy Act, promosso dal deputato Christopher Smith del New Jersey, presidente della Commissione di Helsinki. Nel corso del dibattito, il repubblicano Ron Paul ha denunciato tutto ciò dicendo:

"Mi oppongo alla nuova autorizzazione del Democracy Act Bielorussia. Il titolo di questo disegno di legge avrebbe divertito George Orwell, in quanto è in effetti un disegno di legge per il cambio di regime statunitense . Da dove il Congresso degli Stati Uniti trae l'autorità morale o giuridica per stabilire quale siano i partiti politici o le organizzazioni in Bielorussia - o altrove - che devono essere finanziate dagli Usa e quelle che devono essere destabilizzate? Come si può sostenere che il sostegno americano per il cambio di regime in Bielorussia sia in qualche modo la promozione della democrazia? Noi scegliamo i partiti che devono essere sostenuti e finanziati e questo, in qualche modo, questo dovrebbe riflettere la volontà del popolo bielorusso? Come si sentirebbero gli americani se venisse tutto capovolto e un potente paese straniero esigesse che solo un partito politico, selezionato e finanziato,potrebbe legittimamente riflettere la volontà del popolo americano? Mi piacerebbe sapere quanti milioni di dollari dei contribuenti il governo degli Stati Uniti ha sprecato cercando di rovesciare il governo in Bielorussia. Vorrei sapere quanto denaro è stato sperperato dalle organizzazioni di copertura finanziate dal governo degli Stati Uniti come il National Endowment for Democracy, l'International Republican Institute, Freedom House e altri .... E' l' arroganza della nostra politica estera che porta a questo tipo di legislazione schizofrenica, in cui chiediamo che il resto del mondo si pieghi alla volontà della politica estera americana e noi questo lo chiamiamo democrazia. Ci chiediamo mai perché non siamo più amati e ammirati all'estero?. Infine, mi oppongo fermamente alle sanzioni che questa normativa impone sulla Bielorussia. Dobbiamo tenere presente che le sanzioni e i blocchi verso paesi stranieri sono considerati atti di guerra. Dobbiamo continuare ad agire come fossimo in guerra contro un altro paese? Possiamo permettercelo? [...] Non abbiamo alcuna autorità costituzionale per intervenire negli affari interni della Bielorussia o di qualsiasi altra nazione sovrana ".

Non posso che concordare, e spero che il governo e il popolo della Bielorussia resista coraggiosamente agli attacchi in corso, e proteggano con successo la loro indipendenza. Alla conferenza internazionale a Brest sulla resistenza al nazismo, i partecipanti hanno descritto più e più volte il coraggio eroico e la forza del popolo bielorusso negli anni della guerra sotto gli invasori provenienti dall'Occidente. I bielorussi dovranno continuare a basarsi su tale carattere forte per diverso tempo, poichè gli attacchi non sono ancora finiti.

di: Michèle Brand

LINK:Colored Revolutions and "Regime Change": Washington Attempts to Destabilize Belarus

DI: Coriintempesta


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