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RnineT vs Diavel, la strana coppia per la nostra prima comparativa

Da Motociclistidatavola
Finalmente anche il nostro blog può proporre una prova comparativa. Come sempre testiamo e proviamo quello che ci capita, quindi quel che c’è c’è.RnineT vs Diavel, la strana coppia per la nostra prima comparativa
Premessa importantissima: è una comparativa scema, non cercate risposte ma solo di farvi quattro risate. 4 risate ispirate però da sensazioni e impressioni reali delle due belvette.
Io e l’altro tester, il Babber, abbiamo avuto la possibilità di farci un giro con due grandi proposte di due marchi molto prestigiosi: la BMW RnineT e la DUCATI Diavel MY2014.Ci siamo sforzati di trovare una chiave di lettura per questa comparativa, qualcosa che le accomunasse e le rendesse confrontabili. Ecco cosa abbiamo appurato: entrambe hanno il medesimo numero di cilindri, due; si dice in giro che non curvino; costicchiano; dichiarano la stessa cilindrata, milledue; hanno entrambe un doppio scappamento.Ma soprattutto, sono belle, tremendamente belle e non passano di certo inosservate.Quindi il nostro confronto non sarà dinamico, se volete sapere come vanno provatele, ma verterà su questo inutile aspetto: son due moto inconfondibili e bellissime.Unica precisazione cui tengo particolarmente: forse in curva non sono delle supersportive, forse non curvano ma…girano da bestia, altro che. Io mi son molto, molto divertito, senza bisogno di pedane che sfregano o ginocchia a terra.Detto questo, veniamo alla nostra comparativa.La Tedesca, ferma fuori dal bar, attira sicuramente più sguardi, anche del pubblico non esperto (cioè piace anche alle fanciulle). La Diavel, che comunque esiste da più tempo, fa però brillare di più gli occhi di chi se ne intende. Quindi vince BMW ma di pochissimo e forse pesa il marchio e il fatto che sia in giro da meno tempo e incuriosisca.La Diavel è superiore alla voce “se prendo acqua quanto mi sporco con quello che tiro su con la ruota dietro” grazie ad una gomma di dimensioni generose che laverebbe chiunque. BMW rispecchia maggiormente le mode del momento, è sicuramente hypster (basta vedere i “modelli” usati per le foto ufficiali, barbe e baffi e aria da uomo libero immerso nei suoi pensieri più filosofici sul senso della vita e l’importanza del ruolo delle coccinelle nel nostro ecosistema). D’altro canto Ducati, nonostante i 3 anni del modello (o 4, boh) è sicuramente una finestra sul futuro. Linee modernissime, futuristiche senza essere “fuori dal tempo”.Ducati vince anche la figaggine alla voce hitech, doppio “schermo”, accensione senza chiave, mille altre diavolerie (mica si chiamerà Diavel per caso, questi ci capiscono); BMW stravince nella classifica “figaggine meccanica nuda e cruda” dato che è molto spoglia e BMW è riuscita nella “mossa del cuoco”, ovvero togliere ma aggiungere valore.Infine la categoria più importante, quella che ci ha creato molte difficoltà di scelta. Il rombo. Chi vince? Chi ha il sound migliore? Non riusciamo a decidere, lasciamo a voi la scelta in base alle nostre considerazioni. BMW ha un rombo naturale incredibile, si sente da km, è gradevole e accelerando cresce di volume senza mai diventare fastidioso. Bello, piacevole e originale. Non ti stanca mai e quando passi in un paese o dentro una galleria l’effetto rimbombo sui muri è sempre, sempre notevole.La Diavel, una volta accesa e al minimo è una Ducati: se butti in terra una decina di chiavi inglesi il sound è lo stesso, piaccia o no. Ma se dai gas, ziobrekko, sembra una bestia feroce che ruggisce nelle profondità della foresta. Non puoi fare altro che pietrificarti e cercare di capire se il suono si avvicina o se sei salvo. Che roba, ancora la notte mi sveglio sudato. Entrambi hanno il grande pregio di annunciarti per tempo…
Ecco, così si conclude la nostra prima comparativa, ovviamente non poteva che essere “scema”.Un micro commento serio: Ducati è una moto da provare con attenzione, vi stupirà alla voce “cazzo ma è godibile sempre” e alla voce “adesso provo a dare un colpetto di gas”. Inspiegabilmente comoda, veloce, precisa, freni impressionanti e tanto, tanto godimento (anche solo a passeggio, senza mai esagerare).
BMW invece è piacere emozionale. Forse più scomoda, sicuramente meno moderna, richiede grande attenzione. Ma a fine giro l’appagamento a livello sensoriale è senza rivali.

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