La Scozia comincia con una "bella sconfitta" contro l'Irlanda la sua strada verso la Coppa del Mondo. Si sapeva che la gara sarebbe stata difficile e, almeno nella prima mezz'ora di gioco, sono riaffiorati i fantasmi della scorsa primavera, ma la tenuta fisica e soprattutto mentale dei ragazzi di Vern Cotter ha regalato una gara bella, aperta e combattuta, decisa solo nei minuti finali da una giocata di Ian Madigan. Molti gli aspetti positivi, su tutti la prestazione di David Denton e Ruaridh Jackson, che ha giocato estremo e convinto in più di un'occasione; tuttavia, la Scozia deve registrare la sesta sconfitta del 2015 - in altrettante partite - e contro l'Italia, sabato prossimo a Torino, dovrà fare di tutto per fermare questa serie. Si attendono notizie dall'infermeria, oltretutto, dopo che Ryan Grant è apparso a gara finita con le stampelle.
Nella prima mezz'ora, nonostante la Scozia vinca la prima mischia chiusa e la prima touche, si assiste ad un vero e proprio monologo irlandese. Sean O'Brien, capitano per la prima volta, è il migliore dei suoi, mettendosi in mostra nei breakdown, e al 14′ l'Irlanda passa con la meta di Chris Henry al termine di un'azione multifase a ridosso dei 5m difensivi scozzesi. Nei dieci minuti tra il 13′ e il 23′, la percentuale di possesso dice 91% a favore dell'Irlanda, con la Scozia che non è mai entrata nei 22m avversari e ha raramente superato la metà campo.
Tutto cambia negli ultimi dieci minuti di gioco, quando i Dark Blues riescono finalmente ad alzare il baricentro, conquistando il possesso e guadagnando metri e fiducia; Denton, uno dei migliori, è bravo a dare la scossa, facendosi quasi dieci metri palla in mano e ispirando l'azione che porta alla meta (32′) di Blair Cowan, servito da un perfetto offload del sempre positivo Richie Vernon. Peter Horne, che poco dopo sbaglierà un piazzato, è perfetto dalla piazzola e le due squadre vanno a riposo sul 7-7. Buona la prova di Pyrgos in mediana e di Jackson estremo, Visser un po' in ombra, pack un po' in difficoltà nei set-pieces ma che si è fatto valere in fase difensiva.
Nella ripresa la Scozia passa a condurre grazie alla meta (la terza con la maglia della nazionale) di capitan Henry Pyrgos, bravo a beffare la difesa irlandese con un furbo pick and go ad una manciata di metri dalla linea di meta, dopo che i due piloni, Ryan Grant e Job Welsh, avevano costruito la piattaforma giusta con un paio di avanzate a bucare la difesa avversaria.
La gara è bella e le due squadre si affrontano, adesso, a viso aperto. L'Irlanda continua a fare bene al breakdown ma la meta del contro-sorpasso arriva grazie ad una maul, nata da una touche sui 5m e non difesa benissimo dalla Scozia, da cui Cronin si stacca bene andando in tuffo oltre la linea. Madigan trasforma, ma poco dopo Horne è preciso dalla piazzola riportando avanti i Dark Blues.
L'Irlanda entra nell'ultimo quarto di gara in vantaggio, grazie alla meta del man of the match Simon Zebo che sfrutta alla perfezione un'avanzata prepotente del neo-entrato Dave Kearney - vanno sottolineati, però, due placcaggi mancati da Harley, su Kearney, e da Tonks, su Zebo.
L'apertura di Edinburgh, però, si rifà poco dopo innescando la meta di Peter Horne, che vince il duello in velocità con Isaac Boss prima di andare oltre la linea; Jackson - buona la sua prova oggi come estremo - trasforma e riporta avanti la Scozia, ma la gara viene decisa da un'invenzione di Ian Madigan che, nell'azione successiva, sceglie un passaggio al piede delizioso - quando il direttore di gara segnalava il vantaggio per i Verdi - trovando Luke Fitzgerald sulla fascia sinistra d'attacco. La giocata coglie Sam Hidalgo-Clyne impreparato e l'ala di Leinster può andare in meta indisturbato. Madigan manca la trasformazione e negli ultimi minuti la Scozia continua a spingere, arrivando dentro i 22m avversari. A tempo scaduto i Dark Blues hanno l'ultimo possesso ma perdono l'ovale in avanti, chiudendo la gara con una sconfitta onorevole contro la seconda nazionale del ranking di World Rugby.
Score: 14′ Henry m Madigan tr (7-0), 32′ Cowan m Horne tr (7-7); 43′ Pyrgos m (7-12), 54′ Cronin m Madigan tr (14-12), 59′ Horne cp (14-15), 62′ Zebo m Madigan tr (21-15), 65′ Horne m Jackson tr (21-22), 69′ Fitzgerald m Madigan tr (28-22)

Informazioni su Matteo Mangiarotti
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