Cari visitatori della Tana,finalmente torna la mia rubrica dedicata alle riflessioni su alcuni temi che riguardano da vicino la vita di noi lettori.Il tema che voglio trattare oggi mi è stato ispirato dall'uscita recente del romanzo di Clio Zammatteo, nota ormai in lungo e in largo sul web come ClioMakeUp, dal titolo Sei bella come sei, edito da Rizzoli. Questa pubblicazione mi ha spinta ad una riflessione sui libri e in particolare sui romanzi scritti dagli youtuber.
Youtube, lo sappiamo tutti, è una grande vetrina e fare lo/la youtuber per molti è diventata una vera e propria professione, visto che questa piattaforma permette di guadagnare sulla base di iscritti ai canali e visualizzazioni.
Nel corso del tempo ci sono stati degli youtuber che hanno avuto moltissima fortuna e che ormai sono diventati dei veri e propri personaggi pubblici e questo ha permesso loro di arrivare al pubblico anche tramite mezzi diversi, primo tra tutti quello dei libri.Non mi ha mai sorpreso il fatto che le grandi CE pubblicassero manuali di trucco delle beauty guru o delle biografie che riguardano la vita di questi personaggi prima di diventare famosi e come sono arrivati a raggiungere il successo tramite youtube. D'altronde se la rete è il mezzo di comunicazione per eccellenza e Youtube è una delle sue vetrine più importanti, basta prendere gli youtuber più seguiti e pubblicare qualcosa di loro, ed il successo editoriale verrà da sé.Se gli editori si fossero fermati a questo punto, per me sarebbe stato triste vedere dei ragazzini comprare biografie di altri ragazzini invece che leggere romanzi fantasy come facevo io alla loro età, ma d'altronde ho visto donne leggere i libri di Barbara D'Urso...insomma, alla fine me ne sarei fatta una ragione.Ma l'ultima tendenza dell'editoria è quella di pubblicare i romanzi degli youtuber.Che poi guardandomi alle spalle, delle prime manifestazioni di questo fenomeno avevamo un po' tutti visto le avvisaglie un paio di anni fa, quando Feltrinelli/Kowalski pubblicò due libri di Guglielmo Scilla a.k.a. Willwoosh, 10 regole per fare innamorare (relativo ad un film dallo stesso titolo a cui aveva preso parte come protagonista) e L'inganno della morte, un fantasy per ragazzi.Nessuno dei due era un capolavoro della letteratura (il secondo l'ho iniziato ma mai finito, nello specifico), ma entrambi hanno avuto un un discreto successo editoriale, dato più dai follower su youtube curiosi di leggere questi libri piuttosto che dalla qualità dei libri stessi.Ma quello di pubblicare il romanzo di una beauty guru è un fenomeno più recente.Uno dei casi che tutti abbiamo avuto sott'occhio è stato quello di Girl Online, il romanzo YA scritto da Zoe Sugg, la make up artist inglese più nota come Zoella. Il libro, non autobiografico e pubblicato oltreoceano da Penguin Teen, racconta di Penny, una blogger inglese sedicenne che durante un viaggio con la madre a New York conosce un musicista e se ne innamora. Il libro ha venduto davvero moltissime copie già nella prima settimana in cui è stato rilasciato negli USA alla fine di Novembre 2014 (più di 78mila copie) ed è stato un piccolo grande caso editoriale. Ma ad una settimana dal rilascio è scoppiato un vero e proprio caos riguardo a questo romanzo e le voci sul fatto che la storia non fosse tutta farina del sacco di Zoe hanno cominciato a diffondersi a macchia d'olio sul web. Messa alle strette, alla fine la beauty guru ha ammesso di aver ricevuto l'aiuto di Siobhan Curham, scrittrice ed editor citata nei ringraziamenti, che è stata la sua ghostwriter. Dopo aver precisato che la storia ed i personaggi sono suoi, Zoe ha dichiarato che "chiunque ha bisogno d'aiuto per iniziare un nuovo progetto" ed è stata lontana dai social per qualche giorno.Ma il polverone che si era alzato per quanto riguarda il suo romanzo non si è calmato subito e molti sono stati i fan delusi dal fatto che la stessa Zoe non avesse precisato sin da subito di essere stata aiutata da una ghostwriter, inducendoli a credere che avesse fatto tutto il lavoro da sola.Ma visto che i polveroni mediatici portano sempre visibilità, in un modo o nell'altro, lo scorso 22 Ottobre è stato pubblicato Girl Online: On Tour, il seguito delle avventure di Penny a cui Zoe avrebbe lavorato da sola.
Il caso di Clio è leggermente diverso. Sei bella come sei è un romanzo semi-autobiografico (o un'autobiografia semi-romanzata?) in cui seguiamo l'avventura di Clio quando è appena arrivata a New York per realizzare il sogno di studiare alla MUD e diventare una make-up artist. Non manca ovviamente l'aspetto romantico con il bellissimo vicino di casa che non manca di conquistare il cuore di Clio al primo sguardo.
Non ho letto questo romanzo e non credo che lo farò, e questo posso garantirvelo anche avendo letto soltanto la trama (che è troppo piena di punti esclamativi per i miei gusti). Parlandovene quindi non ne sto e non ne voglio giudicare il contenuto.
Per la stesura di questo libro, Clio si è avvalsa dell'aiuto di una scrittrice, Elisa Gioia (che di recente ha pubblicato il suo primo romanzo, So che ci sei, con Piemme) che non figura come ghostwriter ma come collaboratrice, anche se non sulla cover del libro, come potete ben notare. Questa collaborazione è stata chiarita sin da subito sia dalla CE che da Clio stessa e di questo non ho potuto che apprezzare l'onestà.
Inoltre Clio ha dichiarato che sta già lavorando ad un secondo romanzo con il solo aiuto di un editor.
Sia nel caso di Zoe Sugg che in quello di Clio però non posso che ritrovare delle analogie, ossia il fatto che i loro romanzi siano stati pubblicati da due grandi case editrici, sicure quindi di un doppio successo: ancora più visibilità per loro e vendite assicurate per l'editore. Insomma, un buon investimento su tutti i fronti.
Questa situazione però si ripercuote in maniera inevitabile su noi lettori: che tipo di prodotto troviamo in libreria? Troviamo un libro molto pubblicizzato ma che ha poco di eccezionale a livello di trama e qualità e che oltretutto vende per un buon 90% solo perché come autore figura un nome famoso del web, ma al quale hanno lavorato anche dei collaboratori o dei ghostwriter.Il risultato della mia riflessione quindi mi porta ad aprire una finestra su un panorama editoriale italiano piuttosto triste, perché se un editore respinge manoscritti di qualità per preferirgli il romanzo di uno youtuber famoso sì, c'è solo da essere tristi.
Quello che dico sempre e che voglio precisare anche questa volta è che non ci si può improvvisare scrittori. Essere o diventare uno scrittore comporta un lavoro, un talento e un impegno che non sono comuni. Essere un bravo scrittore comporta ancora più impegno e più lavoro.
Clio stessa ha detto che quello di scrivere un romanzo sia sempre stato uno dei suoi sogni nel cassetto (qui il post sul suo blog con tutti i dettagli), e non sto negando che ciascuno di noi possa avere più sogni che un giorno aspira a realizzare. Ma per realizzare un sogno di questo tipo credo che ci voglia il giusto talento e dall'oggi al domani non si può decidere di trasformarsi da make-up artist (ma anche da architetto, da chimico o da giardiniere) a scrittore soltanto perché si ha la certezza di essere spalleggiati da un grande editore.
Insomma, rispetto a questi romanzi mi trovate perplessa e direi anche un po' contraria.
Sapete, anch'io vorrei diventare un'autrice famosa come J.K. Rowling e la mia testolina è popolata da personaggi più o meno definiti e da mondi fantastici, come penso un po' quella di ciascun lettore che nel corso degli anni ha assorbito tanto dai romanzi che legge, ma so per certo di non essere una scrittrice.
Dall'altra parte però ci sono anche gli scrittori che sono prestati a youtube, ma questo è un tema che spero di approfondire successivamente.
Eccoci arrivati alla fine di questo post, cari lettori.
Spero che questo post, come sempre, possa stimolare la discussione e aspetto le vostre riflessioni su questo tema con molta curiosità.Alla prossima!