Cari visitatori della Tana,
oggi ho deciso di impegnarmi a scrivere un nuovo post per la mia rubrica interamente dedicata alla vita di noi lettrici e lettori.
L'argomento che ho scelto di trattare oggi riguarda moltissimi lettori, infatti ho deciso di parlarvi delle serie interrotte.
Personalmente sono un'appassionata di serie libresche. Dalle duologie alle serie infinite, credo di essere passata attraverso tutti gli stadi della dipendenza da serie. Ho cominciato con Harry Potter e da allora non ho più smesso, e credo che non smetterò mai.
Molte delle serie che ho letto fortunatamente sono state pubblicate per intero, ma altrettanto spesso mi è capitato di imbattermi in serie che improvvisamente per ragioni di politica economica delle case editrici sono state interrotte.
Per i lettori di fantasy, urban fantasy, paranormal, paranormal romance, distopic e science fiction quello delle serie interrotte è un vero dramma.
Ovviamente io sono una lettrice e prima di tutto devo dire che quando mi è capitato di cominciare una serie che poi è stata interrotta mi sono sentita un po' presa in giro dalle case editrici. So benissimo che una casa editrice per la pubblicazione di un romanzo affronta delle spese che noi nemmeno possiamo immaginare, ma dall'altra parte interropendo una serie non solo tratta male i suoi lettori, ma li perde anche!
Personalmente ogni volta che mi imbatto in una serie che mi interessa la prima cosa che faccio è andare a vedere se sono stati pubblicati i volumi successivi o se la loro pubblicazione è in programma, il che mi mette in una sorta di stato d'ansia.
Quando mi sono incuriosita su alcune serie che avrei voluto cominciare, scoprendo che poi la loro pubblicazione non era stata continuata in Italia, ho evitato proprio di cominciarle.
E quando mi sono trovata a cominciarne per caso una la cui pubblicazione viene interrotta, come mi è successo nel caso della serie Parasol Protectorate di Gail Carriger, sono stata costretta a prendere i libri successivi della serie in inglese.
Lo scorso anno, proprio per protestare contro le case editrici che interrompono la pubblicazione di serie libresche è nato il movimento #odioleserienterrotte.
Le iniziative del movimento e le sue proposte alle case editrici sono state diverse e proprio nell'ultimo periodo è nata anche la pagina facebook del movimento.Le proposte che il movimento ha fatto alle case editrici sono queste:
- Pubblicare i numeri successivi a quelli già pubblicati esclusivamente in ebook ad un prezzo ragionevole tra i 2-4 euro
- Non investire in cover costose, perché non sono quelle che ci interessano.
- Rinegoziare i diritti d'autore: Spiegando agli agenti degli autori la situazione.
- Traduzione: fare una sorta di asta tra i traduttori: chi offre la migliore traduzione al prezzo più basso ottiene il lavoro.
- Commercializzazione dell'ebook: Per evitare di pagare percentuali a siti di vendita on line, perché non usare solo il sito della Casa Editrice?
Le serie interrotte al momento sono tantissime (basta fare un salto QUI per capire la mole di libri che da noi non sono stati più pubblicati) e personalmente ho contato almeno una decina tra le serie che avrei voluto leggere e quelle che effettivamente ho letto la cui pubblicazione è stata interrotta.
Sfortunatamente le case editrici non sembrano molto propense a rivalutare le loro scelte di pubblicazione, ma noi lettori possiamo certamente continuare a protestare e a farci sentire.
Che altro aggiungere, cari lettori?
Spero che questo post vi sia stato utile.
Se vi va, raccontatemi pure la vostra esperienza con le serie interrotte!