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Robedamamma capitolo 9: cose che non dovrebbero mai accadere

Da Robedamamma @robedamamma

Robedamamma capitolo 9: cose che non dovrebbero mai accadereNell’epoca ante marmocchiam avevi tutto. Avevi un lavoro gratificante, il compagno dei tuoi sogni, una forma fisica invidiabile ed una vita sociale in costante fermento. C’era voluto tempo e fatica per conquistare tutto ciò. Eppure ce l’avevi fatta. Cavalcavi l’onda come una vera regina del surf e il mondo era lì disteso ai tuoi piedi ad aspettare soltanto un tuo cenno.

Sfornato il marmocchio le tue quotazioni hanno preso a scendere in picchiata. Non parlo solo della quantità di fischi d’approvazione che ricevi per strada (e che comunque sono passati rapidamente da “Fiuuuuu, che sventola!” a “Fiuuu, e levate!”), ma anche della sfera lavorativa, affettiva e sociale.

Se un tempo ti sentivi una protagonista assoluta, ora ti sembra sempre più spesso di stare in un angolo a guardare, mentre tutto il resto del mondo si sta facendo uno spritz alla tua salute.

Passati i primi mesi di full immersion col pupo inizi a provare il desiderio di ricavalcare quell’onda. Vuoi riprendere il tuo lavoro (ammesso che sia ancora lì ad aspettarti), uscire con le amiche e sentirti di nuovo sexy.

E mentre cerchi di risalire la china e riguadagnarti il tuo posto nel mondo in qualità di individuo degno di nota (anche quando non esibisci il marmocchio accanto a te) ecco un elenco di situazioni che sarebbe meglio evitare:

  1. tagliarsi un dito (possibilmente l’indice e preferibilmente della mano destra) cinque minuti prima di un colloquio di lavoro e rimediare in borsa unicamente un cerottino di Winnie the Pooh che insegue un aquilone. E mentre sei lì che sfoderi il tuo curriculum in tre lingue diverse, il tuo interlocutore riesce solo a seguire le avventure del povero Pooh che a causa del tuo gesticolare sembra non riuscir mai ad acciuffare quel benedetto aquilone;
  2. “uccidere” un aperitivo con amiche marmocchio free a colpi di foto della nana “tenerissima-che-fa-la cacca-sul-vasino” o “dolcissima-mentre-corre-con-le-chiappe-nude-al-vento”;
  3. ricevere una telefonata personale nel bel mezzo di una riunione di lavoro. Hai dimenticato di togliere la suoneria e la colonna sonora di Profondo Rosso sta gelando la sala: è tua madre. Schiacciare inavvertitamente il tasto vivavoce al posto di quello per riagganciare e rendere partecipe l’intero consiglio di amministrazione (18 membri interni più 25 in conference call da cinque stati diversi), che il gormita preferito di tuo figlio è finito a testa in giù nel water;
  4. incontrare il tuo Ex (non un ex qualunque ma “quell’Ex”) che non vedi da dieci anni. Ai tempi era solo super sexy.  Ora è questo oltre che super brillante, super in carriera e pieno di soldi. Lo incroci mentre stai rincorrendo la nana facendo lo slalom col passeggino. Hai le occhiaie, i capelli di Branduardi, l’ascella pezzata e in un rigurgito marmocchio ben in vista sulla maglietta. Speri che non t’abbia vista o non t’abbia riconosciuta. E invece lui, e il suo luminoso passato, presente e futuro, ti si parano davanti vanificando in un attimo il decennio trascorso a pensare “Ah, se mi vedesse ora schiatterebbe d’invidia!”. Ora a schiattare vorresti essere tu;
  5. organizzare una seratina con il tuo lui in soli tre sms e per di più mentre giochi con la nana ad infornar palline di didò nella cucina di Hello Kitty. Sentirti di nuovo viva, stramaledettamente organizzata e sulla cresta di quella benedetta onda. Dalle risposte dei tre destinatari pensare che forse qualcosa non quadra. Rileggere per scrupolo gli sms inviati: a tuo marito: ”dottore l’occhio di mia figlia non spurga più! grazie infinite!”  – a tua madre: “stasera la panterona si esibirà in un caldo spettacolo sexy tutto per te!” al pediatra: “ti porto la nana fra mezz’ora, vietato riconsegnarla al mittente prima di due ore, GRAZIE!”.

E capire che forse quell’onda l’hai persa per sempre. Che di cavalcarla di nuovo col surf non se ne parla di certo. Piuttosto ora pensi a come uscirne viva: braccioli, paperella e tanta buona volontà!


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