Magazine Cinema
L'ultimo apache (Apache) (1954)
Vera Cruz (Vera Cruz) (1954)
Un bacio e una pistola (Kiss Me Deadly) (1955)
Il grande coltello (The Big Knife) (1955)
Prima linea (Attack!) (1956)
Foglie d'autunno (Autumn Leaves) (1956)
Dieci secondi con il diavolo (Ten Seconds to the Hell) (1959)
Le colline dell'odio (The Angry Hills) (1959)
L'occhio caldo del cielo (The Last Sunset) (1961)
Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Baby Jane?) (1962)
Sodoma e Gomorra (Sodom and Gomorrah) (1962)
I quattro del Texas (4 for Texas) (1963)
Piano... piano, dolce Carlotta (Hush... Hush, Sweet Charlotte) (1964) - 2,5/5
Il volo della fenice (The Flight of the Phoenix) (1965)
Quella sporca dozzina (The Dirty Dozen) (1967)
L'assassinio di Sister George (The Killing of Sister George) (1968)
Quando muore una stella (The Legend of Lylah Clare) (1968)
Non è più tempo d'eroi (Too Late the Hero) (1970)
Grissom Gang (Niente orchidee per Miss Blandish) (The Grissom Gang) (1971)
Nessuna pietà per Ulzana (Ulzana's Raid) (1972)
L'imperatore del Nord (Emperor of the North Pole) (1973)
Quella sporca ultima meta (The longest yard) (1974)
Un gioco estremamente pericoloso (Hustle) (1975)
Ultimi bagliori di un crepuscolo (Twilight's Last Gleaming) (1976)
I ragazzi del coro (The Choirboys) (1977)
Scusi, dov'è il West? (The Frisco Kid) (1979)
California Dolls (All the Marbles...) (1981)
Aldrich (1918-83) è stato uno dei regisit americani più fuori dagli schemi, specie per quanto riguarda i detami del cinema classico; in questo senso un memorabile esempio è il noir sui generis Un bacio e una pistola.
-Piano...piano, dolce Carlotta
USA 1964 - thriller/horror/drammatico - 133min.
In una vill coloniale della Lousiana, nel 1927, si consuma un efferato delitto. Decenni dopo, nel 1964, la villa dev'essere abbattua per costruire un'autostrada, ma la vecchia proprietaria (Bette Davis) non ha alcuna intenzione di sloggiare.
Un thriller estremamente debitore de I diabolici (1955) di Clouzot, di cui riprende, esasperandola, la formula narrativa, solo allargando il cerchio ad un mistero di un passato lontano e ad una sfilza di ambigui personaggi che circondano la vecchia, impersonata da una Bette Davis dagli occhi spiritati. Qualche prestito evidente anche da Psycho. Le concessioni alla violenza (con tanto di mutilazioni) ed il setting dell'enorme magione decadente colma di suggestioni notturne lo avvicinano all'horror gotico. Come per il suo celebre Un bacio e una pistola, si tratta di un mix di generi cui Aldrich ricorre con sistematicità, pur senza la freschezza del suo lavoro precedente e soprattutto senza quell'originalità allora tanto precorsiva dei tempi: in questo film tutto appare un po' già visto, ed anche datato nel plot, di cui si possono prevedere moltti sviluppi.
Cast gradevole fra cui spicca il sempreverde Joseph Cotten.
Adeguato commento musicale di Frank DeVol.
Voto: 2,5/5
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