A fare il toy-boy proprio non riusciamo a immaginarlo, sarà anche perché l’abbiamo sempre visto come il vampiro tenebroso tra le braccia della donna che ama. Ma Robert Pattinson non è soltanto Edward Cullen, e ci tiene a precisarlo, soprattutto adesso che è nelle sale cinematografiche con il film “Come l’acqua per gli elefanti”, interpretazione per la quale è stato piuttosto criticato.
Eppure, sostiene, la colpa non è mica sua, non è vero che recita male. È solo che sul grande schermo il pubblico è abituato a vederlo coi denti a punta e le occhiaie, dice lui, nella parte del bello e dannato che piace alle ragazzine, mentre sotto c’è di più, c’è un interprete valido, un talento vero, una passione reale nata dopo il successo, dato che per sua stessa ammissione i primi provini li ha fatti perché gli attori, notoriamente, rimorchiano.
Ad ogni modo, lui per non pensarci più se n’è andato ai Caraibi con la sua amata Kristen, e nel frattempo a minare la sua reputazione di uomo senza macchia e senza paura arrivano i rumors dal set. Sembrerebbe, infatti, che durante le riprese di “Come l’acqua per gli elefanti” lui e la collega Reese Whiterspoon si siano ritrovati davanti a una zebra imbizzarrita, completamente fuori controllo. E Robert non è stato a guardare: è scappato, via, veloce, il più lontano possibile, mollando la povera Reese davanti alla bestia furiosa. Sarebbe dovuto intervenire il collega Christoph Waltz, per proteggerla.
Beh, per far scordare la fama di eroe virile non c’è niente di meglio che comportarsi come una femminuccia.