è uno dei grandi maestri della fantascienza, genere ormai relegato a roba da bancarella. I suoi toni satirici e paradossali, la critica al modo di vivere americano gli hanno fatto conquistare i favori del pubblico e della critica: fu finalista infatti a diversi premi Hugo e Nebula, i massimi per la fantascienza.
Molto attivo negli anni cinquana e sessanta, fu anche fonte di ispirazioni: Bonvi e Guccini attinsero al suo universo per Storie dallo spazio profondo, John Carpenter realizzò Dark Star ispirandosi alle sue atmosfere (qualcuno lo ha accostato a Kafka e Boris Vian, per intenderci), nel 1965 uscì nelle sale l’adattamento cinematografico di uno dei primi racconti dell’autore, La decima vittima, diretto da Elio Petri con Marcello Mastroianni ed Ursula Andress.
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Robert Sheckley, La settima vittima, Nottetempo
Le sedici storie fantastiche di Robert Sheckley – da “La settima vittima”, da cui Petri ha tratto uno dei suoi film più visionari con Ursula Andress e Marcello Mastroianni, a “Fantasma V”, che ci restituisce le armi che avevamo da bambini contro gli incubi, da “La trappola per uomini”, che rilegge la corsa all’Ovest in una New York ormai sovrappopolata, al “Negozio dei mondi”, in cui ogni uomo pagando il pezzo esorbitante di dieci anni di vita può esplorare il mondo che incarna i suoi desideri più reconditi – sono state scritte a partire dagli anni cinquanta e raccontano una società umana che prima era fantascientifica e adesso è a un passo dal possibile. In questa nuova edizione, che amplia la scelta fatta da Fruttero e Lucentini per “Urania” nel 1953, il grande maestro della fantascienza tratteggia i limiti e le aspettative di un mondo in espansione. “Sheckley s’è qui sbizzarrito nei suoi pirotecnici capovolgimenti, nel suo lampeggiante gioco di specchi, e ci ha dato una favola morale, in bilico tra la sferzata satirica e le peripezie a rotta di collo.” (Carlo Fruttero e Franco Lucentini)