Ad Amici di Maria De Filippi, Lo scorso sabato, tra i tanti ospiti la consueta esibizione comica di Virginia Raffaele nei panni di Roberta Bruzzone, ma questa volta l’imitazione non è stata gradita all’interessata che ha subito denunciato il suo dissenso pubblicamente intervenendo sul social Twitter in risposta al commento di una sua follower dichiarando: “Chissà se ciò che le stanno preparando i miei legali lo troverà “divertente””. Infatti, la nota criminologa, sentendosi lesa dal punto di vista professionale ha deciso di querelare Virginia Raffaele e persino Maria De Filippi in quanto responsabile dei contenuti del suo programma. Queste le motivazioni che l’avrebbero spinta ad intervenire per vie legali.
“Io non ho mai guardato il programma Amici e non credo ricapiterà. Mi sono trovata a fare zapping e ho visto il momento in cui la De Filippi annunciava questa “performances”. Io non ho alcun problema contro la satira finché il bersaglio sono io nel mio ruolo di professionista. Altra cosa è una becera e volgare “sessualizzazione” della mia persona. L’elemento che mi porta in tv da più di dieci anni non è la mia avvenenza fisica, ma il tipo di contenuti che tratto e l’esperienza dovuta al lavoro che svolgo. Io vado in tv in maniera molto seria a parlare di argomenti estremamente delicati. Quindi capisce bene che vedermi rappresentata come una donna che si intrattiene con condotte sessuali discutibili…”
La dott.ssa Roberta Bruzzone, non sorvola proprio su quella che forse voleva essere una “divertente” imitazione di stampo caricaturale,pertanto aggiunge: “L’elemento che trovo intollerabile è il giocare sull’aspetto sessuale in maniera sguaiata, becera, volgare e gratuita legato ad una professionista quale sono. Sono molto attenta a questi parametri proprio perché la mia fisicità può sollecitare certe situazioni” e poi: “Non siamo più nella satira, queste sono diffamazioni e quindi (fermo restando i termini tecnici per predisporla) la mia intenzione è di procedere, lo confermo. Perché ritengo che ci debba essere un limite”. E questo il motivo per qui ritiene di essere nel giusto: “L’elemento che mi ha fatto ritenere giusto procedere sono i numerosissimi messaggi che io ho ricevuto da familiari di casi con cui ho lavorato, casi di omicidio, che si sono visti questa performance, e mi hanno mandato messaggi molto poco lusinghieri nei confronti della signora Raffaele, in maniera spontanea”.