Un’emozione fortissima quella provata da Roberta Romano al suo debutto al MADEINMEDI 2013 con Dorian G., collezione ispirata al celebre romanzo di Oscar Wilde che dice di aver scoperto per vie traverse ma che l’ha conquistata fin dalla prima pagina. Da qui l’idea di interpretarlo attraverso gli abiti che hanno sfilato a Noto la sera del 7 giugno, quasi a voler vestire i personaggi e l’intera storia di cui si è tanto appassionata. Ad aprire la sua collezione, infatti, è proprio il gaudente Gray, mentre a chiuderla è la giovane attrice di teatro Sibyl Vane, suicida dopo essere stata ripudiata dal suo amato Dorian.
(Photo credits: Alessandro Pardo)
(Photo credits: Valerio D'Urso - Studio 51)
Studio, elaborazione, ricerca e trasposizione dello stile dell’epoca e del significato profondo dell’opera in dettagli e particolari che non sfuggono ad un occhio accorto. Come il velluto scelto per decorare l’abito ispirato al quadro nato per immortalare la giovinezza di Dorian, quello stesso velluto bordeaux con le frange che aveva finito per coprirne l’orrida manifestazione dei suoi peccati. E proprio i suoi peccati sono diventati i protagonisti dei bozzetti della nostra Roberta: il fumo e la droga nel filo spinato e nel velo beige che ricopre il corpo e lo soffoca, il sesso nella gabbia e la guêpière che lo intrappola, l’omicidio nel rosso che macchia in maniera indelebile l’orlo della gonna.
(Photo credits: Studio 51 - Antonio Meliadò)
(Photo credits: Valerio D'Urso - Lorena Manzella)
E adesso che si è diplomata in Fashion Design all’Harim Accademia Euromediterranea la Romano pensa al futuro: sogna di fare l’illustratrice di moda e ci regala così i suoi bozzetti, sicura che ne verranno presto molti altri. Noi li terremo con cura, sperando un giorno di poter dire: “Ho visto i suoi primi bozzetti... e guarda adesso dove è arrivata. Brava Roberta!”
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