La poesia insegue il reale –
traccia cerchi
intorno alle cose –
il suo laccio lo cattura:
non v’è battito frenetico di ali
né cinguettii di terrore
ma un canto,
come vi fosse un grande sole.
***
Le scienze devono essere poetizzate
poiché il poeta vede i nessi tra le parti del reale –
laddove la scienza divide il poeta unisce.
***
La natura è fatta a pezzi
deturpata scientificamente
sezionata con tagli netti
sviscerata
al fine di comprenderne
la struttura
e le relazioni tra le parti.
Lo scienziato si prodiga
a ricomporre ciò
che era già unito
e che divise per sua curiosità innata.
Il poeta – al contrario –
è alla ricerca dell’interezza
di essa si fa custode.
Ma la scienza che smembra
e divide
salva molte vite,
la poesia invece
è un rapace che preleva dal suolo
e deciderà in volo
se strappare le viscere
o adagiare sulla cima.
[Roberto Maggiani, Scienza aleatoria, LietoColle 2010)