Roberto Vecchioni con "Chiamami ancora amore" ha vinto il Festival di Sanremo 2011 con un risultato al televoto del (48%). Il secondo posto è stato conquistato dai Modà e Emma con "Arriverà" (40%), al terzo posto Al Bano con "Amanda è libera" (12%).
Vecchioni merita davvero il premio della canzone italiana. Io l'ho conosciuto con "Sogna ragazzo, sogna" quattro anni fa e l'ho ritrovato con la stessa forza espressiva e la stessa grinta di allora. Mea culpa. Per quest'anno mi ricredo sul Festival di Sanremo.
Questa è l'occasione buona per rispolverare un classico della canzone italiana scritto sempre da Roberto Vecchioni nel 1977. Il brano narra la storia di un soldato che, sopravvissuto alla guerra appena finita, festeggia gioiosamente quando, all'improvviso, tra la folla vede una donna vestita di nero: la morte. Credendo che sia lì per lui, scappa in un paese lontano (Samarcanda) ma, per le coincidenze della vita, proprio lì trova la morte ad attenderlo. Il destino ha voluto che il soldato, per paura della morte, egli sia scappato proprio dove la morte lo aspettava. La canzone è ispirata ad una favola orientale presente nell'incipit del romanzo Appuntamento a Samarra di John Henry O'Hara
R.Clockheart
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