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#robertostaisereno

Creato il 04 settembre 2014 da Spaceoddity
#robertostaiserenoDunque: l'anno prossimo io sarei dovuto entrare di ruolo a scuola dalle graduatorie del concorso e cosa dice Renzi? Che per il 2015-1016 il contingente proverrà al 90% dalle Graduatorie a Esaurimento (GaE). La cosa scontenta in molti sulla carta, ma in realtà le cose sono piuttosto chiare e l'escamotage è semplicissimo: tutti coloro che sono nelle Graduatoria di Merito (GM) del concorso dovrebbero essere in GaE (anche se poi, in Italia, la legislazione deficitaria e poco lungimirante, quando non apertamente colpevole, fa sì che l'identità non sia totale). Dunque, anche in regioni come la Sicilia, la Toscana e il Lazio, funestate dai ritardi nelle procedure concorsuali, ci vuol poco a giustificare l'ingresso di determinate persone a posti di ruolo e dire di aver mantenuto le promesse.
Ma cosa vuol dire immettere di ruolo da GaE piuttosto che da concorso? Significa non far riferimento a delle persone - ovvero a delle posizioni utili in graduatoria - bensì privilegiare dei meccanismi rispetto ad altri, favorire delle procedure a danno di altre. Cambiare le carte in tavola, facendo però lo stesso squallido gioco che danneggia quasi tutti e favorisce alcuni con l'arbitrarietà italiana che è l'esatto opposto del merito. È ovvio, c'è la possibilità che questo meccanismo favorisca intenzionalmente pochi protetti del sistema e che sia studiato apposta, ma questo qui in Italia è fisiologico e quasi inevitabile: quello che non va è che scombina i progetti esistenziali e culturali di quasi tutti gli altri. Ma soprattutto che aggiunge altri contrattempi e deviazioni rispetto a un progetto costruttivo per la scuola.
Si azzera, anzicché di lavorare su quanto c'è. Che ce ne facciamo di un docente che sceglie i suoi alunni, diciamo; ma che ce ne facciamo di un preside che è contento del suo staff perché è frutto delle sue scelte e della sua personalità? Domandarsi "che professori vogliamo?" è, di nuovo, diventato quasi un sinonimo di "che scuola vogliamo?". Solo che, in questo gioco, non si contempla la qualità del sistema e la sua intrinseca delicatezza e i docenti sono funzionali a un'idea di scuola che non ha nulla a che vedere con l'istruzione, l'educazione o i progetti per il futuro.

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