Robiola di Roccaverano DOP

Creato il 27 febbraio 2012 da Oryblog

La Robiola di Roccaverano DOP ha una storia e una tradizione molto antica. Pare infatti che gli antichi Celti, stanziati in Liguria, producessero un formaggio simile a questo. Furono però i Romani a darle il nome di “Rubeola”, dal latino ruber, che indicava il colore rossastro della crosta dopo la stagionatura.

La Robiola di Roccaverano è un prodotto tipico delle province di Asti e Alessandria e si ottiene con latte crudo di capra. Subito dopo la mungitura, al latte viene addizionato il caglio naturale e lasciato riposare per un periodo di tempo variabile in base alle stagioni. La cagliata a questo punto viene fatta spurgare, versata negli stampi e nell’arco delle 24 ore rivoltata più volte. Avviene poi la salatura a secco e lo stoccaggio a temperatura compresa tra i 15 e i 20°C, per almeno tre giorni, in attesa della fase di stagionatura o di confezionamento.

La Robiola di Roccaverano DOP è un formaggio a pasta morbida di forma cilindrica con facce piane e leggermente orlate. È privo di crosta, la struttura della pasta è finemente granulosa e di colore bianco latte. L’aroma e il sapore sono delicati, saporiti e leggermente aciduli.

Il modo migliore per gustare la Robiola di Roccaverano DOP? Se è fresca, con un filo d’olio extra vergine di oliva, se invece è stagionata, accompagnatela ad un buon vino passito. Sentirete che bontà…

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