Ero allo stadio di S.Siro, un paio di mesi fa, quando vidi per la prima volta il Rocchi Horror Picture Show. Avevo pagato 25 euro convinto che avrei assistito a una partita di calcio, e invece. Inter-Napoli 0-3. Fino a tutto il primo tempo, i nerazzurri avevano tenuto bene il campo. Poi l’arbitro, Gianluca Rocchi, ha deciso di diventare protagonista dell’incontro, fischiando un rigore che non c’era e infliggendo di conseguenza un’espulsione altrettanto inesistente. Ogni tanto, sono certo che Claudio Ranieri si sveglia in piena notte urlando “Noooo!”. O meglio, quello lo faccio io. Ma tant’è. Il direttore di gara fu temporaneamente sospeso. L’arbitraggio fu troppo scadente.
E’ rientrato ieri, per dirigere Bologna-Milan. Non una partita qualsiasi: i rossoneri devono fare punti per mantenere la corsa ai piani alti della classifica. Il periodo di sosta ha dato la possibilità al fischietto di perfezionare il proprio spettacolo. Ieri, al ‘Dall’Ara’, è riuscito a migliorarsi. Se a S.Siro era stato dannoso solo per l’Inter, stavolta ha tolto ogni dubbio di faziosità fischiando contro entrambe le squadre. Un genio. Soprattutto quando non vede il mani di Seedorf in piena area nel primo tempo e quello di Morleo nel secondo. A fine partita, secondo quanto riportato dal tecnico del Bologna Stefano Pioli, l’arbitro ancora scosso da quanto accaduto pare si sia scusato. Non lo ha fatto davanti ai giornalisti però: l’Associazione Italiana Arbitri vieta ai direttori di gara di rilasciare dichiarazioni prima e dopo ogni gara. “Se ho sbagliato, chiedo scusa”. Che ricorda quello che un tizio polacco disse anni fa a Roma. Forse è tardi per essere corretti. Ma mai troppo presto per cambiare mestiere.