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Rocciamadre: rompere gli stereotipi, please

Da Trentinowine

endriciIn questo Trentino provinciale dei principi vescovo e delle bigotte atmosfere conciliar-tridentine, capita che se scrivi bene (parlo di me) di qualcuno, subito qualcun altro sia pronto a rimproverarti di esserti fatto la “solita marketta”. Sarà che siamo provinciali, sarà che tutti sono abituati a farle, le famigerate “markette”, o sarà che da me e da questo blog ci si aspettano solo il fuoco di fila e il fuoco amico (e pure quello nemico), sta di fatto che quando mi capita di esprimere un giudizio positivo su un vino, su un produttore o su un’azienda, immancabilmente c’è sempre qualcuno che – in pubblico o in privato – mi chiede quanto mi sono fatto pagare. E’ capitato spesso ed è capitato anche quando, tempo fa, scrissi due righe di recensione sull’operazione condotta da Cantina Endrizzi e Muse: il progetto #Rocciamadre.

Bene, oggi torno a scriverne. E dico subito che in cambio non ho ricevuto – e non mi aspetto – niente. Il Gran Masetto, quando mi va, me lo compro. Quindi cari moralisti in carriera, evitatemi il solito pistolotto. Almeno questa volta.

Ne scrivo perché ieri al Muse, a Trento, a sei mesi dall’avvio del progetto, nato da un idea di Aurora Endrici – che di mestiere fa la comunicatrice del vino e non solo comunicatrice, ed è pure brava – e da Paolo e Christine Endrici – che invece sono vitivinicoltori, anche se forse questa parola, nel loro caso, può apparire un po’ riduttiva -, si è fatto il punto su questa collaborazione e si è andati anche un po’ più in là: è stato presentato un documentario che approfondisce sul piano multimediale la relazione fra vino e territorio, inteso come roccia genitrice. Il video, nella versione pubblicata su youtube, lo allego qui sotto e qui sotto, per chi ha voglia sapere di più, allego anche il comunicato stampa.

Ma voglio ripetere un paio di cose che già scrissi tempo fa. La partnership nata fra Cantina Endrizzi e Muse (su un’idea di Aurora Endrici), si presta ad essere giudicata, positivamente, almeno per due buoni motivi.

Intanto il contenuto: fare un progetto culturale e scientifico che evidenzi il nesso stretto – come dovrebbe essere, ma spesso non è – fra produzione agricola e territorio, è già di per sè un’opera buona. Soprattutto in Trentino, dove, checché ne dicano i sacerdoti di via Romagnosi e le loro ripetitive vestali mediatiche, il legame fra produzione e territorio, soprattutto in viticoltura, si è spezzato tragicamente da almeno vent’anni. Tornare a dire come ha fatto ieri Paolo Endrici che alla fine dobbiamo ricordare che alla base della qualità di un vino c’è Il giusto vitigno, sulla giusta roccia, nel suo giusto clima”, non è né scontato né banale. Anzi, nel Trentino pinotgrigista, suona piuttosto come un’affermazione eversiva. Quasi come un’eresia.

L’altro aspetto buono dell’operazione #Rocciamadre, a mio modo di vedere, invece attiene al tema altrettanto complicato delle partnership fra pubblico e privato. E in questo senso il progetto Endrizzi – Muse, dimostra che si possono fare cose di valore, purché ciascuno, senza rinunciare al proprio profilo, abbia il coraggio rischiare su terreni nuovi, rompendo gli stereotipi che alla lunga, soprattutto nel mondovino, finiscono per annoiare il consumatore e per assumere un carattere estremamente conservativo. E #Rocciamadre, mi pare, sia proprio questo: un tentativo di uscire fuori, di andare allo scoperto, affidandosi a forme e a contenuti insoliti. Anche a costo di rompere qualche schema. Finalmente. 

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PRESENTATO AL MUSE IL DOCUMENTARIO #ROCCIAMADRE: LA CANTINA ENDRIZZI DI SAN MICHELE ALL’ADIGE RACCONTA IL TERROIR ALLA BASE DELLA QUALITA’ DI UN VINO


Marco Andreatta, Presidente MUSE: il museo è aperto alle idee semplici ed efficaci, che provengono dal nostro territorio così ricco di risorse naturali e umane.

Michele Lanzinger, Direttore MUSE: la morfologia del paesaggi agricolo è peculiare e unica in ogni angolo della terra, affascinante per lo scienziato quanto per l’appassionato: ecco perché abbiamo accolto con entusiasmo lo stimolo culturale della cantina Endrizzi.

Paolo Endrici, cantina Endrizzi: realizzare idee semplici, facendo rete tra aziende ricche di entusiasmo e virtuose nel loro settore è quello che serve a valorizzare il nostro mondo del vino trentino.
Un battesimo ricco di spunti per il documentario #rocciamadre presentato ufficialmente oggi alla stampa presso la sala conferenze del MUSE Museo di Scienze Naturali di Trento alla presenza del Direttore Michele Lanzinger e del suo Presidente Marco Andreatta. Promotori dell’iniziativa Paolo e Christine Endrici titolari della storica cantina di San Michele all’Adige che hanno affidato ad Antonio Longo e Denise Cattani titolari della agenzia di Latocreativo.net la progettazione e realizzazione del filmato #rocciamadre con la supervisione di Aurora Endrici Vinoè Comunicazione che ha ideato e sviluppato il progetto per Endrizzi. Importante l’apporto alla spiegazione tecnica del video dato in occasione della presentazione dal geologo Gianni Piffer, artefice principale dello studio geologico nei vigneti di Endrizzi e da Vito Piffer, enologo della cantina, che ha realizzato i vini #rocciamadre” in degustazione permanente presso il MUSE Café.

Un’occasione di riflessione sulla qualità del vino, riassunta dalla dichiarazione con la quale Paolo Endrici termina il documentario: “Alla base della qualità di un vino c’è il giusto vitigno, sulla giusta roccia, nel suo giusto clima”, ma non solo…

Per Paolo Endrici il progetto #rocciamadre testimonia come le idee che vengono spesso da singole realtà del territorio, anche piccole, se condivise tra operatori di pari entusiasmo possono portare a risultati eccellenti in termini di collaborazione di brand, di prodotti, di beneficio culturale collettivo.

Il progetto #rocciamadre ne è un bell’esempio, dove un’azienda privata ha sottoposto la sua intuizione e il suo progetto al nuovo museo delle Scienze di Trento, impostandolo su una comune linea alimentata dalla passione per la divulgazione.

Al termine dell’incontro Endrizzi ha dato inoltre voce alla spiegazione del progetto #naturalmentetrentino, presentato da Margherita Pisoni titolare di Ideaturismo, che consiste in un pacchetto turistico che unisce quattro attori: MUSE, Vita Nova Trentino wellness & resort, Endrizzi e Melinda. Una collaborazione nata per mettere in rete abilità diverse, in una snella ottica di co-marketing, a costo nullo per i protagonisti coinvolti.

Hashtag ufficiale #cantinaendrizzi #rocciamadre

Per visualizzare il video sul canale youtube Endrizzi

http://www.youtube.com/watch?v=2x0J_aQSYAg&hd=1

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