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Rocket Mario

Creato il 25 ottobre 2011 da Vivalafifa @WlaFifa

I tabloid inglesi dall’agosto 2010 non gli hanno lasciato tregua. Quando Mario Balotelli passò in estate dall’Inter al Manchester City, il suo nuovo tecnico Roberto Mancini non esitò a definirlo ‘Cray’, pazzo. E i giornali, spietati, hanno indagato e spiattellato sulle prime pagine ogni suo gesto, parcheggio in divieto di sosta et similia.

Rocket Mario

Sabato scorso, alla vigilia del derby contro lo United, i tabloid hanno riportato una nuova bravata di Supermario. Pare che in mattinata, Balotelli si sia presentato all’allenamento puntuale, alle 10, chiamando in disparte Mancini: ‘Mister, stanotte ho avuto un problema…’. Il problema è la sua casa. Avvolta dalle fiamme. Pare che nella nottata il giocatore, assieme ad alcuni amici, si stesse dilettando a sparare fuochi d’artificio e petardi vari dalla finestra del bagno. Il gioco sarebbe sfuggito di mano a Mario,  che avrebbe causato l’incendio. Il giorno dopo, il Man City ha distrutto lo United 6-1. Mario ha segnato una doppietta mostrando una maglietta con scritto ‘Why always me?’, perchè sempre io?

Rocket Mario

Insomma, pare che il fattaccio sia successo, ma che la colpa non sia dell’ex attaccante dell’Inter. «I giornali hanno raccontato una storia sbagliata sul mio conto e sull’incendio nella mia abitazione. Non ho acceso nessun petardo, è stato un mio amico. Non sapevo nulla fino a quando non ho sentito le grida provenienti dal bagno», ha spiegato Balotelli. «Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito e il mio amico si è scusato con me per i danni che ha provocato alla casa. È stata una cosa davvero stupida, qualcuno avrebbe potuto farsi molto male ed ero molto arrabbiato con lui».

E così, Rocket Mario ha avuto la sua rivincita, non solo in campo ma anche fuori. Per chi non ci credesse, Balotelli è stato prontamente scelto come testimonial di ‘Treacle’, campagna lanciata a Manchester sul corretto utilizzo dei fuochi d’artificio da parte dei giovani. «Questo è un importante messaggio, i bambini non dovrebbero giocare con i fuochi d’artificio, possono essere molto pericolosi se non vengono usati in modo corretto».

Insomma, Balotelli non colpevole. Forse. Perchè non è la prima volta che il ragazzo mostra una certa predilezione per gli spettacoli pirotecnici casalinghi. Lo scorso gennaio, la Gazzetta dello sport pubblicò un’intervista al giocatore. Intervista ripresa da Viva La Fifa per spiegare la Fenomenologia di Balotelli. Sentite la risposta alla prima domanda:

Abiti in zona, Mario?
Si, a un passo. Un palazzo moderno. Vista splendida. Un giorno mio fratello Giovanni in strada alza la testa e dice alla fidanzata: “che bello, Cami. Guarda, a Manchester fanno i fuochi d’artificio!”. Li sparavo io al nono piano.

 



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