I lavoratori ex Rocwkool stanchi delle continue promesse e delusi dall’ incapacità dimostrata dalla classe politica nel rispettare l’accordo del 22 dicembre 2011 sulla ricollocazione professionale dei lavoratori, si vedono ancora una volta costretti a mettere a repentalglio la propria incolumità per ribadire il diritto al Lavoro: “Occupiamo di nuovo la miniera, come l’anno scorso“.
La protesta non è diretta all’azienda Igea, che gestisce la miniera, “la responsabilita è tutta in capo al Presidente della Regione Sardegna e all’Assesorato Industria. Cari signori tra un mese le nostre famiglie vedranno ridusi ulterioramente l’assegno di mobilità e questo vorrà dire la FAME“, scrivono i lavoratori nel loro comunicato. “Sicuramente la cosa non vi interessa molto, cari politici. Vi siete dimenticati delle promesse del 2011 quando dicevate che ‘a gennaio i primi di voi potranno rientrare a lavoro’. È novembre 2012 e dopo 11 mesi ancora nessun lavoratore è tornato al lavoro“.
La situazione per i lavoratori del Sulcis – la provincia più povera d’Italia – è drammatica, sono quasi tre anni che la loro vertenza rimbalza sul muro di gomma della politica locale, senza nessun accordo concreto. “Dalla Galleria Villamarina si esce solo ed esclusivamente se gli accordi presi a suo tempo si trasformeranno in atti concreti. A breve non sapremo cosa dare da mangiare ai nostri figli, pertanto, non provate ad entrare in galleria perché altrimenti questa volta finisce male. Chiediamo la presenza immediata delle strutture sindacali di categoria, confederali, provinciali e regionali”.
Vi aggiorneremo costantemente sulla protesta dei lavoratori Rockwool con i diari dalla miniera.
di Marco Nurra | @marconurra
(13 novembre 2012)