Per Stefano Rodotà è “deriva etica” se ci si dimentica chi è Berlusconi. E si rammarica per la perdita della memoria. Il il giurista a “Che tempo che fa”, ospite di Fabio Fazio, stronca l'incontro Renzi-Berlusconi.
«Sento grandi inni al realismo da chi dice che l'incontro si doveva fare ma io sono sempre prudente di fronte agli eccessi di realismo e ai danni che ha provocato negli anni», ricorda il costituzionalista. Il fatto è, osserva, che «non si può mettere tra parentesi chi fossero gli interlocutori, anzi, uno degli interlocutori».
«Per chi è cittadino del Paese - osserva ancora Rodotà - e ritiene che ci sia da ricostruire un'etica pubblica e civile, abbiamo perduto tutta la memoria se non ricordiamo che Silvio Berlusconi è stato condannato a agosto e che solo da poche settimane è stata dichiarato decaduto da senatore».
Rodotà segnala che «uno solo tra i commentatori ha detto che Berlusconi a breve sarà o ai domiciliari o ai servizi sociali e allora c'è un'anomalia se abbiamo bisogno di rilegittimare chi si trova in questa condizione». Anche perchè, pronostica, «quando finalmente quella decisione arriverà, immediatamente Berlusconi dirà 'guardate, oggi che sono un padre della patria che modifica la Costituzione, come mi tratta questa giustizia». Per questo avverte che «questa è la deriva che sta di fronte a noi. Dobbiamo esserne consapevoli ed anche questo è segno di quanto ancora fragile sia il nostro sistema».
Uno dei "tecnici da erezione" è tutto felice perchè dal main-draw di Parigi si siano cancellate Safarova e Ivanovic, perchè così la divina potrebbe entrare "fra le prime" nel tabellone delle qualificazioni... Non ha avuto il tempo di studiare la lista delle qualificazioni, altrimenti di sarebbe accorto che anche se le prime due verranno promosse al main-draw, la Divina non entrerà "fra le prime" delle qualificazioni, ma semplicemente passerà dal n° 22 al n° 20, in un torneo che alle qualificazioni posiziona otto teste di serie...